L’omelia dell’Arcivescovo Mazzocato al voto cittadino
Pregare per i politici affinché “diano una prova di responsabilità” in un momento in cui “si sta dando dignità di legge civile ad orientamenti che di fatto snaturano la dignità della persona umana, scardinano la famiglia ed inquinano l’educazione”.
Questo l’appello dell’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, pronunciato nell’omelia della Messa in cui si è rinnovato il voto cittadino, celebrata questo pomeriggio nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Udine, presente in prima fila il sindaco della città, Furio Honsell.
Istituito nel 1555 per liberare la città di Udine dalla peste, il voto, ha detto l’Arcivescovo viene anche quest’anno rinnovato “perché Udine sia preservata da ogni contagio maligno, sia fisico che morale e spirituale. Preghiamo, in particolare, per le autorità che in questo tempo e in diversi ambiti hanno la responsabilità di amministrare il bene comune di tutta la città” “perché non sfugge a nessuno quanto sia un compito grave amministrare, in questi tempi il vero bene di tutti i cittadini.”.
Essere buoni amministratori “che nel profondo della loro coscienza cercano, come l’apostolo Paolo, di combattere solo la buona battaglia” secondo l’Arcivescovo oggi è “un compito al limite delle possibilità umane, perché essi devono scontrarsi con tante subdole tentazioni al compromesso morale, che la cronaca stessa porta alla luce. Però – ha proseguito mons. Mazzocato – non si può abbassare la guardia perché questo è tempo di battaglie decisive per un buon futuro dei nostri figli, della città e del territorio regionale, nazionale ed europee in cui siamo inseriti. Penso alla necessità impellente di creare lavoro specialmente per i giovani, alla distribuzione delle risorse pubbliche secondo criteri di equità sociale, ai nuovi equilibri che chiede l’integrazione di tanti immigrati e che vanno affrontati senza semplificare il problema in un senso o nell’altro”.
Accanto a questo, poi, ha aggiunto mons. Mazzocato “sono in corso, poi, altre battaglie volutamente portate avanti in sordina ma più decisive ancora per il futuro della nostra società. Recentemente e senza mezzi termini le ha denunciate anche Papa Francesco. Esse sono organizzate da oscuri potentati specialmente su tre campi: la persona, la famiglia e l’educazione. Si sta dando dignità di legge civile ad orientamenti che di fatto snaturano la dignità della persona umana creata ad immagine di Dio, scardinano la famiglia ed inquinano l’educazione. A cosa mi riferisco credo sia evidente a chiunque osservi la realtà con sufficiente libertà critica. E’ evidente che su questi fronti sono chiamati ad una prova di particolare responsabilità coloro che, per delega democratica, hanno il potere di intervenire sulla legislazione e su vari ambiti della vita della società. Per questo è necessario pregare per loro”.
Di qui la preghiera finale: “Chiediamo allo Spirito di Dio, per intercessione di Maria, che guidi nuovi giovani ad impegnarsi nel campo amministrativo e politico perché ce n’è bisogno. Supplichiamo, in particolare, che illumini le loro coscienze perché, sull’esempio di S. Paolo, cerchino veramente di combattere le buone battaglie senza cedere a ricatti e compromessi quando si decide sul valore irrinunciabile della persona e della famiglia. Beata Vergine delle Grazie continua a vegliare su di noi e sulla nostra cara città”.