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Friuli Centrale

Pozzuolo ha ricordato la battaglia del 1917, pensando alle guerre di oggi

Questa mattina, la comunità di Pozzuolo del Friuli si è riunita in Piazza Julia per commemorare i 107 anni dalla battaglia che ha segnato indelebilmente la storia del paese e dell’intera Prima Guerra Mondiale. La cerimonia ha rappresentato un omaggio al sacrificio dei cavalieri della 2ª Brigata di Cavalleria e dei fanti della Brigata Bergamo che, tra il 29 e il 30 ottobre 1917, resero possibile il ripiegamento dell’esercito italiano oltre il fiume Tagliamento, preparando così la difesa strategica che avrebbe condotto alla vittoria sul Piave.

Le celebrazioni, iniziate ieri sera con un concerto della Fanfara della Brigata “Pozzuolo del Friuli” all’Istituto Agrario, sono proseguite oggi con la tradizionale deposizione degli omaggi floreali al Cippo della Brigata Bergamo, al busto del generale Giorgio Emo Capodilista e al Monumento al Cavaliere. Alla cerimonia hanno partecipato i “Lancieri di Novara” e il “Genova Cavalleria”, che hanno simbolicamente riportato alla memoria le eroiche cariche di cavalleria contro le forze austro-tedesche che avanzarono su Pozzuolo.

L’evento commemorativo ha vissuto il suo momento più toccante durante il discorso del sindaco Gabriele Bressan, pronunciato davanti ai militari, agli ex soldati e a numerosi studenti delle scuole del territorio. “Pozzuolo è e sarà sempre legata alla Brigata che porta il suo nome”, ha ribadito il primo cittadino. “Un legame indissolubile che non si limita alla memoria, ma vive nel cuore e nell’identità di ogni cittadino. Sono passati 107 anni da quei fatti d’arme, ma a quanto pare, non abbiamo imparato molto. Proprio in questo periodo” – ha ricordato il sindaco – “la Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli si sta preparando per ritornare al comando della missione Unifil nel sud del Libano. In quei luoghi – ha sottolineato Bressan – proprio in queste ore si continua a combattere. Ciò significa che, vicino alla replica del monumento al Cavaliere Morente di Piazza Julia, posta nel 2017 all’interno della base militare di Shama in occasione del centenario, c’è qualcuno che muore. Questi fatti accendono in tutti noi l’urgenza di trasmettere la storia consumata in questa piazza alle nuove generazioni”.

Durante la celebrazione è stato ribadito il valore della resistenza opposta dalle truppe italiane a Pozzuolo, un’azione fondamentale per rallentare l’avanzata nemica e permettere la ritirata ordinata della 3ª Armata verso una nuova linea difensiva sul Piave. Gli scontri di quel giorno furono teatro di atti di eroismo senza pari. La 2ª Brigata di cavalleria, composta dai reggimenti “Genova Cavalleria” e “Lancieri di Novara” e sostenuta dalla fanteria della Brigata Bergamo, resistette per ore agli attacchi delle truppe tedesche della 117ª Divisione e degli alleati austro-ungarici. Tra le gesta più ricordate, quelle dei “Lancieri di Novara”, che con una carica disperata riuscirono a rallentare l’invasore, e quella dell’ultimo squadrone del “Genova Cavalleria”, che, in un’ultima, coraggiosa carica, perse quasi tutti i suoi uomini per guadagnare prezioso tempo.

L’evento si è concluso con una sentita esibizione della Fanfara della Brigata, che ha suonato alcuni inni patriottici, unendo ancora una volta la comunità in un momento di riflessione e gratitudine per i caduti di Pozzuolo.

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