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Friuli Centrale

Pozzuolo. Sei borse di studio dalla Fondazione Sabbatini per studeti meritevoli

Era il 21 marzo del 1864 quando la contessa Cecilia Doralice Gradenigo, vedova di Stefano Sabbatini, consegnò al notaio Someda di Udine il suo testamento. Tra le varie disposizioni – come un lascito di 100 fiorini al Parroco di Pozzuolo del Friuli, da distribuire ai poveri più bisognosi della Parrocchia – anche la richiesta che tutti i suoi possedimenti, a venti anni dalla sua morte, andassero a un Istituto di beneficenza in favore degli orfani di contadini poveri. Si trattava, tra gli altri, di case, orti, fabbriche, mobili, terreni, impianti, boschi, animali vari, e pure cavalli, carrozze, biancheria, crediti, prestiti, «istrumenti rurali», arnesi vinari – «tutto, nulla eccetto, di ciò che io possiedo nel territorio di Pozzuolo, Santa Maria di Sclaunicco, Terenzano, Carpeneto, Lavariano, Chiasiellis, Campoformido, Sant’Andrat di Stradalta, Dolegnano e circondario di Udine», sono le testuali parole riportate nel documento.

«Voglio che l’Istituto abbia ad essere non solo di cristiana educazione e di istruzione agricola – si legge, inoltre, nel testamento della Contessa, scritto nella sua abitazione di Borgo Aquileia a Udine –, ma anche d’industria economica, e perciò dovrà essere scopo delli predisposti al medesimo di procurare che ritragga vantaggi dal lavoro e dalle varie industrie e speculazioni agricole ben ragionate».

Da queste disposizioni, l’originaria istituzione benefica – voluta da Cecilia Doralice Gradenigo – si è trasformata in seguito nella “Fondazione Co. Stefano Sabbatini” (mentre la Scuola agraria è divenuta l’Istituto Professionale Agrario “S. Sabbatini” di Pozzuolo del Friuli), realtà che ogni anno prevede borse di studio a studenti meritevoli.

E il bando per la nuova assegnazione, riferita all’anno scolastico 2023/2024, è già stato pubblicato e prevede quattro assegnazioni da 1000 euro ciascuna ad alunni di scuole superiori che formano periti agrari o agrotecnici, mentre altre due borse, da 1500 euro, sono riservare a studenti universitari iscritti alle Facoltà di Agraria o Scienze forestali. Le attribuzioni vengono decise dal Consiglio della Fondazione in conformità ad una graduatoria predisposta tenendo conto se il richiedente è orfano di entrambi i genitori, di uno solo o figlio di genitori separati o divorziati, oppure se in famiglia ci sono altri figli. Punteggi saranno attribuiti anche tenendo conto delle condizioni economiche (il reddito non deve superare i 30 mila euro), dei giudizi scolastici e delle votazioni degli esami, oltre a situazioni particolari di disagio) in caso di studente universitario.

Il regolamento prevede che al bando della Fondazione Sabbatini – guidata dal presidente Rolando Della Vedova – possano partecipare gli studenti residenti nel territorio dell’Arcidiocesi di Udine; la domanda va presentata entro il 28 febbraio 2025 (per posta raccomandata o via Pec). Per ulteriori informazioni si può contattare la Fondazione (335 6600764 e fondazione.sabbatini@libero.it).

Monika Pascolo

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