Coinvolto un vice imam per spiegare agli ospiti le ragioni del prolungamento della quarantena. Non si sono verificati scontri.
“L’allarme per la protesta alla ex caserma Cavarzerani è rientrato. Ora mi appresto a firmare l’ordinanza per il prolungamento della quarantena su tutta la struttura per altri 14 giorni, visto che la precedente scade oggi alle 24”. Lo ha detto all’ANSA il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, commentando la protesta dei richiedenti asilo (circa 500) ospitati nella ex caserma Cavarzerani alla periferia orientale del capoluogo friulano, già sottoposta a quarantena per 14 giorni. Questo periodo era stato disposto con una ordinanza dello stesso Fontanini il 21 luglio scorso in seguito a tre test positivi al Covid-19 riscontrati tra i migranti presenti nella struttura. “Attendo un documento dall’azienda sanitaria e poi firmerò la nuova ordinanza a stretto giro”, ha spiegato Fontanini, sottolineando che la decisione è, come la precedente, motivata dalla “necessità di tutelare la salute di tutti”.
Il primo cittadino ha fatto sapere che la “protesta dei migranti è rientrata, è stato bruciato un materasso, l’incendio è stato spento, e ora la prefettura ha coinvolto un vice imam affinché parli con gli ospiti della ex Cavarzerani e spieghi loro come stanno le cose”. Il sindaco ha infine ribadito che “la quarantena è obbligatoria per chiunque entri in contatto con un positivo al Covid-19”.
Gli ospiti della Cavarzerani avevano protestato contro l’obbligo di restare in quarantena per due settimane senza poter uscire dal centro di accoglienza. Le tensioni erano cominciate giorni fa ma stamani è stato necessario far intervenire i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Udine, bloccati poi al portone principale, occupato dai manifestanti che non lasciavano entrare nessuno. La zona è stata presidiata dalle forze dell’ordine e non si sono verificati scontri.