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Attualità

Protezione civile, «Serve una modifica normativa»

«L’attuazione in Friuli-Venezia Giulia della campagna antincendi boschivi, al pari delle altre attività di Protezione civile, è attualmente condizionata dal blocco delle operazioni che in queste settimane arrivano da numerosi Gruppi comunali del territorio. Questo in conseguenza del rinvio a giudizio per omicidio colposo del sindaco di Preone e del coordinatore della Protezione civile locale, a seguito della morte di un volontario avvenuta il 29 luglio del 2023 durante un’attività di monitoraggio del territorio a seguito di un’ondata di maltempo. Una situazione che va superata modificando l’attuale disposizione con un provvedimento di carattere nazionale, onde evitare di andare incontro a una larga indisponibilità di volontari nei mesi a venire». È la segnalazione posta oggi dall’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, intervenendo alla videoconferenza in cui il Dipartimento nazionale ha presentato la campagna antincendio boschivo per l’estate 2025.

L’assessore ha rimarcato l’urgenza di accelerare l’iter per giungere a una modifica dell’impianto normativo, al fine di fare chiarezza sui campi di applicazione del decreto 81 del 2008 nel mondo del volontariato.

«La Regione – ha dichiarato Riccardi – sta lavorando su tutti i fronti per mantenere compatto un sistema che, negli anni, è sempre stato determinante di fronte a emergenze anche di elevata gravità, sia nel territorio regionale sia nel resto del Paese. Ma per farlo, Governo e Parlamento devono intervenire nel minor tempo possibile».

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