L’ha detto il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, incontrando questa mattina, assieme ad altri sindaci della Bassa e ad una rappresentanza di cittadini che hanno manifestato fuori dal Consiglio regionale, il presidente della Regione Fedriga, l’assessore Riccardi e i consiglieri regionali. Fedriga: “La programmazione sanitaria è competenza della maggioranza eletta in Regione”
Lo scontro sulla chiusura e apertura dei Punti nascita di Palmanova e Latisana ha bloccato i lavori del Consiglio regionale che in mattinata, dopo l’informativa del presidente Massimiliano Fedriga sul crollo della casa di Gorizia, ha sospeso i lavori per l’approvazione della legge ‘Omnibus’. Alla norma è stato allegato l’emendamento che prevede il trasferimento della struttura, e per ascoltare i sindaci dell’area che stavano manifestando in piazza Oberdan è stata organizzata una audizione con il presidente, il vice Riccardo Riccardi e i capigruppo. “Noi presenteremo ricorso al Tar – ha annunciato il primo cittadino di Palmanova, Francesco Martines – nonostante voi abbiate scelto di fare un emendamento per evitarlo”. “Palmanova copre un territorio di 80 mila abitanti e i dati oggettivi dicono che i parti, nonostante il calo fisiologico, sono sopra la soglia minima prevista dalla legge di 500 parti: noi siamo a 780 nel 2018 e le previsioni dicono 760 nel 2019. Vogliamo vedere il documento di cui parla Fedriga”.
La programmazione sanitaria è competenza della maggioranza eletta in Regione, quindi non ci sto al vostro ricorso”. Così il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha replicato al sindaco di Palmanova Francesco Martines. Fedriga ha aggiunto che “è sempre utile l’incontro, abbiamo preso una decisone in un momento in cui era doveroso prenderla. Volevamo procedere con la programmazione, ma l’emergenza ha avuto la priorità. Ogni ospedale deve avere una mission per sopravvivere e abbiamo fatto una promessa a Palmanova che manterremo facendone un centro di eccellenza”. Il presidente ha inoltre attaccato per le accuse arrivate in questi giorni. “Non crediate siano scelte semplici – ha aggiunto Riccardi – e se le abbiamo prese è perché riteniamo che sia indispensabile farlo. Il 5 e il 7 giugno i direttori di Ostetricia e Ginecologia e il direttore Sanitario ci hanno chiesto di decidere su una situazione che hanno definito non più sostenibile. Chi governava prima di noi – e aveva deciso di sospendere Latisana – si era voltato dall’altra parte e si deve assumere la decisione politica di quello che accade oggi”.
I capigruppo di maggioranza (Lega, FdI, Progetto Fvg e Forza Italia) e M5S difendono la decisione di chiudere il Punto nascita di Palmanova e riaprire Latisana; le opposizioni (PD, Patto autonomia, Cittadini, Open Fvg) invece attaccano sul metodo. All’audizione dei sindaci della bassa, anche i capigruppo hanno espresso un parere. Furio Honsell (Open Fvg) definisce il comportamento della maggioranza “imbarazzante, un modo improvvisato di affrontare il tema della programmazione sanitaria”. Massimo Moretuzzo (Patto autonomia) dice: “Abbiamo già manifestato un forte imbarazzo per la contrapposizione dei sindaci su un tema che merita una discussione approfondita”. Sergio Bolzonello (Pd) è stupito perché “era in discussione una ‘Omnibus’ senza troppi argomenti e invece arriva un emendato che stravolge interi territori. Un documento presentato all’ultimo senza la possibilità di essere discusso in modo approfondito”. Tiziano Centis (Cittadini) ha chiesto “i dati per confermare questa scelta, ritengo inoltre che un emendamento in una omnibus non sia dignitoso”, aggiunge. Per la maggioranza Mauro Bordin (Lega): “Quando noi parliamo di materia infantile non parliamo solo di punto nascita e la pediatria viene ad assumere un importante aspetto nella scelte delle vacanze. È una tematica che si discute da 20 anni, il vicepresidente Riccardo Riccardi ha approfondito la questione in questi mesi e all’interno del territorio ha fatto più visite. L’amministrazione ha il dovere di prendere le decisioni, abbiamo deciso per un emendamento perché serviva una decisione urgente rispetto alla programmazione unitaria complessiva”. Mauro Di Bert (Progetto Fvg) ha chiesto il rispetto per Palmanova:”voglio la certezza che le promesse per valorizzare l’ospedale siano mantenute”, mentre Alessandro Basso (Fdi) parla di una scelta presa “correttamente sia nel metodo che nel merito. Abbiamo ricevuto motivazioni rassicuranti sulla scelta”. Il M5S con Andrea Ussai, per voce della capogruppo Ilaria Dal Zovo, auspicava “una programmazione complessiva. Sono concorde che la delibera era meglio dell’emendamento, finalmente la politica si fa carico di una scelta, non confido il metodo ma bisognava prendere una decisione”.