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A Udine e Trieste Quaresima con le immortali note della Johannes Passion di Bach

Non c’è nulla come la “Passione secondo Giovanni” di Johann Sebastian Bach per immergersi nell’atmosfera della Quaresima e prepararsi spiritualmente alla Settimana Santa, tanto più se l’esecuzione avviene in una chiesa, vero e proprio “luogo deputato” per simili composizioni. È quindi da non perdere il “concerto straordinario” che vedrà l’esecuzione di questo capolavoro bachiano mercoledì 26 marzo nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata a Udine e giovedì 27 in quella di San Giusto Martire a Trieste (sempre ore 20).

Promotori dell’evento sono l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e il Coro del Friuli-Venezia Giulia, con il sostegno della Regione FVG e il patrocinio delle Diocesi di Udine e di Trieste. Sul podio ci sarà Giulio Prandi, direttore specializzato nel repertorio antico e barocco, direttore artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghisleri di Pavia e Premio Abbiati 2019, esperto di musica sacra, così come Cristiano Dell’Oste, direttore del Coro del Friuli-Venezia Giulia, formatosi al Mozarteum di Salisburgo.

Il Maestro Giulio Prandi

«Questo doppio appuntamento – ha affermato il Sovrintendente del Verdi, Giuliano Polo – vuole sancire il continuo sforzo della dirigenza del Verdi di fare sistema con il territorio del Friuli-Venezia Giulia, con i suoi più rilevanti protagonisti nel settore di tutte le arti, in primis della musica». Polo ha anche voluto ringraziare «entrambe le Curie di Udine e di Trieste per averci permesso di riportare il titolo bachiano alla sua dimensione sacra nel contesto naturale del tempo quaresimale, sottolineando ancora una volta l’importanza che nel corso dei secoli la Chiesa ha avuto come mecenate, promotrice e sostenitrice delle arti per la formazione della civiltà occidentale laica».

Ringraziamenti da parte di Polo anche alla Regione e agli sponsor: Fondazione CRTrieste, Danieli, Trieste Trasporti. Un evento che è, dunque, frutto di una «sinergia virtuosa tra operatori culturali, privati e istituzioni che permetterà di vivere, durante il periodo quaresimale, un’esperienza coinvolgente in due luoghi particolarmente evocativi per la musica religiosa», ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore alla Cultura, Mario Anzil.

Il Coro del FVG canta Bach in un’esecuzione diretta da Ton Koopman

La Passione secondo Giovanni di Bach

Composta di quaranta numeri, la celebre “Johannes-Passion”, monumento del Bach maturo, unisce testi di varia provenienza, da estratti dalla Passione di Barthold Heinrich Brockes, poeta allora celebre in area tedesca, ad altri testi madrigalistici di varia origine, talvolta ancora ignota, pur mantenendo inalterata la struttura testamentaria.

Eseguita per la prima volta a Lipsia il 7 aprile 1724, l’opera ebbe almeno quattro distinte versioni di cui quella mediana del 1739 è divenuta definitiva e comunemente in uso. A partire dagli anni ’30 dell’Ottocento la Passione di Giovanni iniziò poi ad entrare anche nel repertorio dei teatri, come l’”Unter den Linden” di Berlino nel 1833 o la Scala nel 1913 fino ad arrivare anche a versioni sceniche come quella del regista Pierluigi Pizzi alla Fenice di Venezia nel 1984, e per la sua presa emotiva di grande effetto ha conosciuto fortuna anche nel cinema.

L’esecuzione potrà, dunque, valersi della collaborazione tra l’Orchestra del Verdi e il Coro del Friuli-Venezia Giulia che, fondato nel 2001 e con all’attivo oltre 600 concerti nelle maggiori istituzioni musicali italiane ed europee, ha una particolare esperienza nell’ambito della musica sacra e si è già cimentato con la Passione secondo Giovanni.

I solisti dei concerti a Udine e Trieste

A questa massa corale e orchestrale si aggiungeranno voci di pregio come il giovane tenore irlandese Robin Tritschler, assai ricercato sul repertorio bachiano, nel ruolo dell’Evangelista narratore; il baritono cileno Christian Senn, scelto da Pappano proprio per Bach e che darà voce a Gesù; quindi, il giovane soprano aquilano di formazione viennese Vittoriana De Amicis, il mezzo soprano di repertorio principalmente barocco Marta Fumagalli, il tenore Manuel Amati, molto richiesto da Rossini fino alle composizioni più antiche. Pilato sarà invece affidato al giovane basso Manuel Sedmak, fresco talento cresciuto nelle istituzioni musicali della nostra regione, ma anche in Slovenia e Croazia.

Stefano Damiani

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