Nell’ex latteria del paese
“Non sono cose piccole ma piccole cose, e non sono comunità piccole ma piccole comunità, quelle in cui ci riconosciamo e in cui sentiamo, forte, il valore della nostra terra, quello che portiamo dentro e che ci unisce: le sue tradizioni, la sua storia, i luoghi del cuore da cui proveniamo, il senso di appartenenza che ci rende una grande regione, nelle sue infinite, sfaccettate e straordinarie diversità”. Queste le parole del vicegovernatore del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Riccardi, intervenuto al taglio del nastro della nuova biblioteca di Ragogna insieme all’assessore regionale Barbara Zilli, al sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze Sandra Savino e al sindaco Alma Concil. Presenti all’evento anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, numerosi primi cittadini del territorio e don Davide Larcher, vicario parrocchiale della Collaborazione parrocchiale di San Daniele, che ha benedetto la struttura.
“È un segnale importante, questo speciale taglio del nastro, che ci racconta di una comunità viva, unità, coesa, protesa al nuovo, capace di guardare al futuro con serenità e speranza, affondando con la piena consapevolezza le proprie radici in un substrato solido, mai dimenticato e sempre tramandato con forza: il suo ricco e orgoglioso passato, che attraverso lo straordinario strumento del libro e degli spazi di aggregazione comunitari restituiscono alla popolazione il piacere di stare insieme e di crescere insieme”, ha aggiunto il vicegovernatore.
“La vecchia latteria del paese che si trasforma in un luogo di cultura, dove apprendere, giorno dopo giorno, tante nuove nozioni per i più piccoli, e dove ricordare, nutrire e trasmettere i valori del nostro passato per i più grandi, diventa simbolo per eccellenza di quella che è la comunità friulana, contrassegnata da un profondo senso di appartenenza e da una forte identità che il tempo non scalfisce” ha detto Zilli.
La biblioteca di Ragogna in realtà compie 60 anni con il suo patrimonio di 15mila volumi. Quello di oggi è stato un momento di festa legata al suo trasferimento nella ex latteria sociale del paese donata al Comune dopo la dismissione. Grazie a contributi regionali per poco meno di 700 mila euro, l’edificio è stato ristrutturato, adeguato e innovato pure sul fronte della tecnologia multimediale. Nella sua nuova veste, vuole mantenere non solamente la funzione di contenitore e dispensatore di informazioni e conoscenza ma tornare a divenire, come un tempo, luogo in cui incontrarsi e socializzare.