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Economia

Rallenta la metalmeccanica Fvg

Presentati i dati del primo semestre 2019 di Confindustria Udine, che registrano una contrazione dei volumi produttivi del 2,1%. Mareschi Danieli: nei prossimi mesi non sono attese sostanziali modifiche del clima congiunturale, che permane debole.

Dopo aver chiuso il 2018 con una crescita complessiva dello 0,3% rispetto al 2017, l’industria metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia ha registrato nel primo semestre del 2019 una contrazione dei volumi produttivi del 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto risulta dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine diffuse oggi, per le Giornate della Metalmeccanica di Federmeccanica, che fotografano lo stato di salute del comparto. Anche l’industria metalmeccanica della provincia di Udine (25.000 addetti; 51,3% degli addetti manifatturieri provinciali e 38,9% addetti metalmeccanici regionali) ha registrato già dal 2018 andamenti congiunturali trimestrali in decelerazione.

“L’inversione di tendenza – dice Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine – manifestatasi in particolare nel quarto trimestre, è proseguita per il comparto siderurgico anche nel primo semestre del 2019 con un calo produttivo del -2,8% (-1,8% nel 1° trimestre; -3,8% nel 2°) rispetto allo stesso periodo del 2018”.

In flessione rispetto al valore medio del 2018, ma ancora positiva la variazione tendenziale del comparto meccanico, +0,3% (+0,5% nel 1° trimestre, zero nel 2°)”. L’andamento, secondo Confindustria, è attribuibile soprattutto alla contrazione della domanda interna e degli investimenti, mentre l’export registra un incremento del 9,1% nel 1° semestre 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018. I flussi diretti in Germania sono diminuiti dell’11%, ma sono aumentati quelli verso Stati Uniti (+51,2%), Francia (+7%), Spagna (+18,1%), Cina (+33,3%) e Algeria (+214,2%). “A livello previsionale – ha concluso la presidente degli Industriali friulani – nei prossimi mesi non sono attese sostanziali modifiche del clima congiunturale, che permane debole”.

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