Chiede di rimanere a casa per affrontare nei luoghi a lui cari la malattia. Così come sta facendo ormai da 22 anni. Stefano Marangone, 58 anni, sta lottando contro la Sla, patologia che lo ha immobilizzato a letto. «L’idea di finire in una struttura, che a breve sarà l’unica soluzione per abbattere i costi dell’assistenza, mi fa impazzire», ha scritto sui social. Lo ha fatto grazie alla possibilità di comunicare attraverso un computer a traccia oculare, avviando una campagna fondi sulla piattaforma GoFundMe per consentire di poter contare su tre assistenti con una formazione e preparazione elevate.
Stefano, che vive a Rivignano con la moglie Paola, racconta che a causa della patologia, necessità di un’assistenza 24 ore su 24 da parte di personale specializzato, in grado di far fronte a qualsiasi emergenza. Attaccato a un ventilatore polmonare, è completamente immobile e riesce a muovere solo gli occhi, attraverso i quali comunica e scrive.
«Sono un paziente fragilissimo, completamente dipendente dagli altri», spiega. Il fondo Sla che viene erogato mensilmente, prosegue, «non basta nemmeno a coprire la spesa per una assistente. In altre regioni come la Sardegna il fondo è di oltre quattro volte superiore». Da qualche tempo, a causa delle difficoltà economiche, Stefano ha già dovuto rinunciare ad una delle tre assistenti. Ora, si augura che attraverso la raccolta fondi, il suo futuro possa ancora essere a casa, insieme alla moglie Paola. In caso contrario, ha scritto, verrebbero a mancare «tutti i miei punti di riferimento», rischiando «di ridurre ulteriormente le mie aspettative di vita».