I lavori del Consorzio di Bonifica. All’opera anche i volontari del Comitato “Amici del Roiello di Pradamano”.
Torna a fluire l’acqua nel Roiello dopo i lavori in alveo eseguiti dal Consorzio di Bonifica Pianura friulana, intervenuto in asciutta per ripulire le sponde e mettere in sicurezza il rio. A dare man forte all’ente gestore di questo storico canale artificiale, seguendone le indicazioni, cinque volontari del “Comitato del Roiello di Pradamano”, che hanno anticipato una parte dei lavori di sfalcio delle sponde fino a Udine, in via Del Bon, per agevolare il successivo lavoro del Consorzio. Il deflusso dell’acqua è regolare e non ha incontrato ostacoli lungo il suo cammino. E proprio recentemente, in occasione dell’assemblea ordinaria 2019 del Comitato, presieduto da Alberto Pertoldi, è stata confermata la condivisione d’intenti tra il Consorzio di bonifica, il Comitato e i Comuni di Udine e Pradamano. La collaborazione tra i soggetti interessati va nella direzione del “Contratto di Rio”, il Documento d’Intenti che ha trovato riconoscimento dall’Osservatorio nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell’Ambiente, tanto da essere portato come esempio nell’incontro tecnico che si è svolto a Roma lo scorso aprile.
L’assemblea del Comitato
All’assemblea del Comitato, che si è svolto nella Parrocchia di S. Gottardo, dopo gli onori di casa del presidente del consiglio pastorale, Maurizio Franzolini, ha preso la parola il vicesindaco del Comune di Udine, Loris Michelini: “Come amministrazione comunale intendiamo seguire da vicino, con l’impegno di ben tre assessorati – ambiente, turismo, pianificazione territoriale – il percorso avviato in un ambito geografico che sta a est della città, a confine con il Torrente Torre – ha affermato l’assessore -. Questo a dimostrazione che la sottoscrizione del Documento d’Intenti avvenuta in passato da parte del Comune di Udine trova nella nuova amministrazione comunale pieno riscontro”. Intervenuti anche il sindaco di Pradamano, Enrico Mossenta, un “veterano del Roiello”, e il direttore generale aggiunto del Consorzio di Bonifica, Stefano Bongiovanni. Gli interventi di manutenzione eseguiti dal Comune di Udine sono stati presentati con slide dal vicepresidente del Comitato, Paolo Benedetti; a seguire la relazione del prof. Mauro Pascolini dell’Università degli Studi di Udine, che ha illustrato i valori antropici storico-culturali, le criticità, le risorse e i pericoli, i valori panoramici e percettivi assieme alle criticità, alle opportunità di sviluppo da sfruttare tenendo conto delle minacce e dei rischi.
“Se l’acqua torna a scorrere – ha detto il delegato del Rettore – inizia un nuovo cammino per dare valore ai prodotti, ai servizi, al patrimonio del luogo; per coinvolgere e rendere protagonisti gli abitanti, nuovi e vecchi, in particolare quelli resistenti; per fare della partecipazione una costante, specialmente attraverso il Contratto di Rio”. Ha concluso la serata il presidente del Comitato, Alberto Pertoldi, con un resoconto delle cose fatte e da fare, dei risultati raggiunti e da porsi come obiettivo. “Le iniziative che il Comitato ha promosso e svolto – ha proseguito – per contare su una partecipazione ampia ma anche competente, attraverso i portatori di interesse che hanno fatto proprio il Documento d’ Intenti, hanno trovato riconoscimento di recente dall’Osservatorio nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell’Ambiente, tanto da essere portate come esempio nell’incontro tecnico che si è svolto a Roma il 9 aprile scorso. Facciamo quindi parte di una rete nazionale e pubblica: questo ci permette di organizzarci e attrezzarci meglio, di non sentirci soli proprio perché affiancati da altri, compresi i livelli alti”.