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Appuntamenti

SaFest. Dall’Africa alla Cina, a Udine, le tante lingue del teatro

«La grande forza del teatro è parlare all’umanità attraverso la “località”. Essendo locali riusciamo ad essere universali». Lo afferma Claudio de Maglio, direttore dell’Accademia d’arte drammatica “Nico Pepe” di Udine, organizzatore della nuova edizione di SaFest-Summer Academy Festival che, dal 16 al 20 luglio, porterà in città allievi e docenti di quattro rinomate scuole di teatro di Cina, Burkina Faso, Spagna, Regno Unito, con alcuni osservatori anche dal Congo, che nella sede di Largo Ospedale Vecchio parteciperanno durante la giornata a masterclass teatrali e in serata regaleranno alla città gli spettacoli frutto del loro lavoro. Cinque giornate che porteranno a Udine un’atmosfera veramente internazionale.

Il tema scelto per essere approfondito in quest’edizione di SaFest è il fuoco, o meglio “Il fuoco della passione”. «In un’epoca di relativismo come l’attuale – spiega de Maglio – l’intento è trasmettere alle nuove generazioni il messaggio che appassionarsi, innamorarsi dei propri ruoli nella vita, dell’arte, del lavoro è importantissimo. La passione è il motore anche della vocazione teatrale».

Dal 16 al 20 luglio, il programma del Festival della Nico Pepe

A inaugurare il festival, il 16 luglio alle 20.30, saranno i padroni di casa della Nico Pepe, presentando “Niente come sembra”, spettacolo di commedia dell’arte, linguaggio teatrale rappresentativo della cultura italiana, ma capace di parlare a tutti.

Il 17 luglio, alle 19, toccherà all’Higer School of Performing Arts of Galicia, una scuola nata nel 2006, che presenterà lo spettacolo “Parati”. «Li abbiamo invitati – racconta de Maglio – anche perché in Galizia, come in Friuli, si parla una lingua minoritaria tutelata come il friulano e dunque ci sarà la possibilità di interagire».

Sempre il 17 luglio, alle 21, ci sarà la presentazione di “Macbeth Solo” diretto e interpretato da Paul Goodwin artista della scuola The Shakespeare Edit (Gran Bretagna). Lo spettacolo è nato al SaFest 2022 e nel 2023 ha vinto il premio “Best International Show” al Festival UnitedSolo a New York.

Il 18 luglio, alle 19, toccherà alla Superior School of Theatre Jean-Pierre Guingané, scuola di arti performative del Burkina Faso nata nel2003. «Il Burkina Faso – ricorda de Maglio – è uno stato aurorale, nascente, ed anche questa scuola lo è, pur avendo già acquisito una posizione incisiva nel teatro africano. Inoltre è molto vicina alla matrice europea. Vi insegna anche un nostro docente ospite, Luca Fusi, che ha fatto lavorare i ragazzi su “Storia di una tigre” di Dario Fo».

Venerdì 19 luglio, alle 20.30, si esibiranno gli allievi della Shanghai Theatre Academy, proveniente dalla Cina, che presenterà lo spettacolo “The Red Herring” (La falsa pista) dell’autore francese Jean-Jaques Varoujean. Nata nel 1945, nel 2002 è diventata un’università d’arte completa dove si insegnano teatro, opera cinese, danza, cinema, tv. Si tratta di una realtà importantissima, con ben 2100 studenti universitari divisi in 17 facoltà, più di 900 studenti post laurea e 300 insegnanti. “TheRed Herring” sarà un allestimento realizzato impiegando proprio le professionalità che si formano in questa Università.

Per tutta la durata del festival, inoltre, si svolgerà una masterclass rivolta a danzatori curata dalla coreografa statunitense Julie Anne Stanzak del Pina Baush Tanztheater Wuppertal in Germania. Il laboratorio si concluderà sabato 20 luglio alle 18 con “The Nelken Line”, ovvero “La linea dei garofani”, una coreografia di Pina Baush che verrà portata per le vie della città di Udine in una performance itinerante cui potranno partecipare non solo gli iscritti alla masterclass, ma anche tutti coloro che vorranno unirsi ad essi, «danzando l’elogio delle stagioni».

«Saranno giornate bellissime – tiene a sottolineare de Maglio – fatte di scambi tra gli allievi , con la possibilità per il pubblico di vedere spettacoli cui normalmente è impossibile assistere, non solo a Udine, ma in generale in Italia».

Stefano Damiani 

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