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Medio Friuli

San Lorenzo di Sedegliano. Nuovo ticchettio per l’ex orologio del campanile grazie a Pietro Rinaldi

Era il 1904 quando dalla ditta Solari di Pesaris la Parrocchia di San Lorenzo di Sedegliano acquistò l’orologio del campanile. «Solitamente collocato vicino alla chiesa di un paese, non solo segna le ore, ma diventa una sorta di guardiano del tempo che regola la vita quotidiana degli abitanti – riflette Gian Guido Trevisan, collaboratore della Parrocchia (e già vice sindaco del centro del Medio Friuli) –; e nei nostri paesi era ed è un riferimento temporale per tutti, un modo di vivere il tempo più comunitario e condiviso rispetto alla frenesia di quello individuale che domina la nostra epoca».

Una motivazione che, a 120 anni di distanza da quella data, ha spinto la comunità di San Lorenzo, guidata dal parroco don Paolo Budai, a “rispolverare” quell’antico orologio che, – «dopo 90 anni di “onorato servizio”», come spiega Trevisan – era stato sostituito perché non più funzionante, trovando collocazione in un angolo della chiesa. Il centenario manufatto è stato così affidato alle sapienti mani del mastro orologiaio Pietro Rinaldi di Sedegliano che già aveva rimesso in movimento gli orologi dei campanili di molte località, compreso quello del capoluogo Sedegliano. Classe 1944 (fratello di don Carlo Rinaldi, già scrittore di varie ricerche sul Friuli e in particolare sulla storia del Sedeglianese), esperto in restauri, «alla richiesta d’intervento, Pietro ha dato subito la propria disponibilità – illustra Trevisan –, dimostrando una grande sensibilità e soprattutto facendo sfoggio delle sue immense abilità ha lavorato per mesi, smontando e rimontando, pezzo dopo pezzo, l’intero ingranaggio, sostituendo parti rotte e aggiungendo quelle mancanti fino a ricomporlo come in origine». Così, dopo una lunga e meticolosa operazione – che ha compreso anche la ritinteggiatura, come da colori originali indicati dalla stessa ditta Solari –, l’orologio è tornato perfettamente funzionante.

L’orologio è visibile in chiesa a San Lorenzo di Sedegliano

E a luglio il “rientro” nella chiesa del paese – nel 120° anniversario del suo “ingresso” a San Lorenzo, data che lo certifica come il più antico del comune – era stato festeggiato con grande partecipazione della comunità durante un incontro pubblico in cui, grazie a una puntigliosa ricerca tra svariati documenti, alcuni collaboratori parrocchiali avevano ricostruito la storia degli orologi che si sono susseguiti sul campanile e ci si era pure soffermati sulla moltitudine di aneddoti e proverbi che riguardano il tempo e il suo trascorrere. «È emerso anche quanto sia costato ai nostri predecessori, in impegno economico, il suo acquisto – ricorda Trevisan –. I responsabili parrocchiali, nonostante i tempi di grande miseria in cui si registravano le prime grandi emigrazioni, decisero di dotare il campanile di un nuovo orologio».

La serata è stata anche l’occasione per ringraziare Pietro, assente per motivi di salute, ma degnamente “sostituito” dal nipote Fabio che ha collaborato con il nonno in tutte le fasi dell’intervento e che, con grande emozione di tutti, ha rimesso in moto l’orologio facendo ascoltare ai presenti l’inconfondibile ticchettio. Insomma, un momento di festa per tutta la comunità, grazie alla collaborazione tra la Parrocchia e la Pro Loco di San Lorenzo. «Il tutto in memoria di chi non c’è più ma, soprattutto, a beneficio delle nuove generazioni», conclude Trevisan.

Monika Pascolo

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