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Sanità

Sanità. Dalla Regione altri 42 milioni per ridurre le liste d’attesa

«Alla luce dei risultati raggiunti, che evidenziano un’importante riduzione dei tempi di attesa e un misurabile contenimento delle liste di attesa, abbiamo deciso di  anticipare le decisioni nazionali per continuare con l’azione incisiva avviata nel 2024. Con la recente delibera approvata dalla Giunta saranno finanziati con 42 milioni le attività di contenimento e recupero dei tempi e delle liste di attesa». Lo fa sapere in una nota l’assessore regionale alla Sanità, Riccardo Riccardi.

Riccardi: «Obiettivo anche contenere la fuga extraregionale»

«In attesa del perfezionamento degli atti del Piano nazionale per il governo delle liste d’attesa (Pngla) 2025-27, la Regione  ha deciso di finanziare ulteriori azioni mirate per incidere su liste e tempi di attesa. L’obiettivo è anche quello di contenere la fuga extraregionale». Gli enti sanitari dovranno comunicare all’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs) e alla Direzione centrale salute i dati dei monitoraggi periodici che dovranno essere effettuati sulle proprie azioni rendicontando investimenti e risultati.

«Organizzazione, condivisione delle informazioni e  controllo dei risultati – ha aggiunto Riccardi – sono elementi  irrinunciabili per la gestione del sistema sanitario», specie con «limitata disponibilità di risorse professionali». Dunque, se al 31 dicembre 2025 le aziende non avranno utilizzato i  fondi, dovranno accantonarli in bilancio per lo stesso fine. Nel dettaglio, il finanziamento aggiuntivo per recupero e riduzione delle liste d’attesa, 30 milioni, sarà ripartito fra gli enti del Sistema sanitario regionale (Ssr) così: 8,3 mln (Asfo), 10,7 (Asufc), 10,8 (Asugi); le risorse per il piano operativo per il recupero delle liste d’attesa, 12,1 mln, verranno così suddivise: 2,9mln (Asfo), 5,1 (Asufc), 3,6 (Asugi), 200mila  (Irccs Burlo) e 200mila (Irccs Cro).

Rispetto al 2024, il Piano è pari a circa lo 0,4% del budget regionale, in linea con i precedenti e con quello nazionale; maggiore è invece il finanziamento aggiuntivo e ulteriore (42 milioni; 11,2 milioni in più).

Gerarchia delle priorità

Le Linee prevedono una gerarchizzazione per priorità degli interventi, prime le prestazioni di ricovero ospedaliero per intervento chirurgico di elezione, quelle di specialistica  ambulatoriale e di ricovero ospedaliero per patologie oncologiche in lista d’attesa al 31 dicembre 2023 e non ancora effettuate. Priorità 2: stessa tipologia di prestazioni non erogate e in lista al 31 dicembre 2024. Priorità 3: altre prestazioni in lista dal 1 gennaio 2025.

«Nel 2024 l’intero Sistema sanitario – ha concluso Riccardi – si è prodigato in uno sforzo significativo per recuperare quanto, in termine di liste e tempi di attesa, era stato fortemente influenzato dalla pandemia». Questi nuovi investimenti porteranno «in linea l’intero sistema regionale offrendo, in tempo, risposte adeguate ai bisogni dei cittadini».

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