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Friuli Centrale

Santa Maria la Longa. Il doposcuola alla Viarte, occasione per crescere

Nel nome del progetto il senso dell’iniziativa che ormai va avanti da oltre 10 anni. Si chiama “Famiglie al doposcuola”, la proposta de “La Viarte”, opera salesiana con sede a Santa Maria la Longa, la cui finalità è dare prima di tutto un supporto all’impegno educativo delle famiglie. «È educare al senso e al metodo di studio, fornendo assistenza pratica con servizi individualizzati – illustra l’educatrice Margherita Saccomano, coordinatrice del progetto –, stabilendo, in collaborazione con i genitori, gli obiettivi anno per anno».

Il doposcuola è aperto a chi frequenta le scuole medie e attualmente sono una ventina i partecipanti, provenienti non solo da Santa Maria la Longa, ma pure da Palmanova, Gonars e Lauzacco; l’iniziativa segue il calendario scolastico e si svolge dal lunedì al venerdì (escluso il giovedì), dalle ore 14 alle 17. «La frequenza è modulabile a seconda delle esigenze e solitamente quando i ragazzi frequentano la terza media, quindi sono in grado di svolgere compiti e studiare con una certa autonomia, i giorni in cui sono presenti possono ridursi».

Pilastro della proposta è proprio individuare per e con ciascun giovane strategie educative e didattiche. «Ovviamente il compito di noi educatori è instaurare un “lavoro” di squadra con le famiglie, fornire indicazioni e accompagnare nelle difficoltà i ragazzi, supportandoli concretamente nello studio e pure nella verifica di quanto appreso, sempre con l’obiettivo di giungere ad un’autonomia nella gestione dell’impegno scolastico, trovando un proprio stile nell’apprendimento».

Assistenza ai compiti e metodo di studio sono, dunque, le declinazioni del progetto. «Ciascuno si programma il pomeriggio, fissando su un apposito quadernetto il piano di lavoro. Se ci sono verifiche in vista, sia orali che scritte, verifichiamo quanto appreso anche simulando interrogazioni o compiti in classe».

E al doposcuola – dove il cellulare viene messo “in pausa” in un apposito contenitore che raccoglie tutti gli apparecchi dei partecipanti – c’è pure spazio per un momento di svago. «Si fa merenda assieme e poi sono proposti giochi all’aperto o da tavolo, momento che favorisce una conoscenza più approfondita tra tutti». Compresa la decina di volontari che dà una mano, alternandosi, al doposcuola, a cui si aggiungono giovani delle superiori nella modalità dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto, ex Alternanza scuola-lavoro).

All’interno del progetto, durante le vacanze natalizie, è proposta la “Winter school”, ovvero l’assistenza compiti, e a fine anno scolastico pure la “Summer school”, in questo caso destinata ai ragazzi della terza media in preparazione agli esami, mentre per le altre classi il servizio è incentrato sui compiti per l’estate e sul metodo di studio.

«A chi sta per finire le medie sono dedicati anche momenti di orientamento – aggiunge Saccomano –, per aiutare a comprendere i propri punti di forza, le debolezze, la strada che si ha davanti, in funzione di quella che sarà la scelta delle superiori».

Alla “Viarte”, dove il messaggio di Don Bosco – che amava ripetere “Raccomando di non lasciare mai soli i giovani, ma di assisterli sempre, continuamente e dovunque” – permea tutti i progetti educativi portati avanti dai volontari e dalla Congregazione salesiana, la famiglia resta centrale nel percorso di crescita dei figli. «La nostra vicinanza si concretizza anche nei confronti dei genitori che firmano con noi un patto educativo affinché ci sia una reale alleanza educativa e, qualora ci venga richiesto, li accompagniamo ben volentieri nei colloqui a scuola». Perché il fine ultimo resta sempre il benessere dei ragazzi e l’accompagnamento nella crescita.

Monika Pascolo

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