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Santuario di Sabbionera: il Giubileo si apre anche a Latisana

È la più piccola tra le otto chiese giubilari e l’unica che sorge a sud di Udine. Ed è intimamente, strettamente legata al mare, ai naviganti, alla speranza di chi salpa e confida nel cielo per orientare la prua. Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Latisana, in località Sabbionera, aprirà domenica 26 gennaio il suo anno giubilare. Lo farà con un breve pellegrinaggio – movimento che contraddistingue il Giubileo – a partire dall’ospedale civile, distante una manciata di passi dalla chiesa, e una Messa solenne. Appuntamento alle 15.30. «La chiesa è piccola, contiene appena un centinaio di persone. Ma l’Arcivescovo ha voluto che il Santuario fosse giubilare perché è vicino a tre grandi “Università”» spiega mons. Carlo Fant, parroco di Latisana. «C’è l’Università del dolore con il vicino ospedale; l’Università della vecchiaia con la casa di riposo, a pochi passi dal Santuario. Poco lontano, infine, c’è l’Università della morte, il cimitero». Tre elementi che la vita, prima o poi, mette davanti agli occhi di tutti.

Quattro vie di pellegrinaggio

«Anche se breve, un pellegrinaggio serve a “macinare” qualcosa dentro di sé» ricorda mons. Fant. Ecco, quindi, che sulle sponde del fiume sono stati individuati quattro tracciati per altrettanti ideali cammini di pellegrinaggio per singoli fedeli o gruppi. La Via dei Monasteri parte dal Monastero delle “muneghe”, attuale chiesa di S. Antonio, per giungere a Sabbionera dopo 1500 metri circa. A sud la Via del Fiume parte da Gorgo e, nei suoi 4 chilometri, solca l’argine del fiume e passa accanto alle tre “Università” ricordate da mons. Fant, per giungere infine al Santuario. La Via del Paludo, da est, inizia nell’omonima località e si snoda per 2,5 km. Infine la Via delle Quadriennali ripercorre in circa 2 chilometri il tragitto della storica e omonima processione latisanese.

Orari di apertura prolungati

In occasione del Giubileo, la Parrocchia di Latisana ha potenziato gli orari di apertura del Santuario e la disponibilità per la celebrazione dei Sacramenti. Da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre la porta sarà aperta dalle 7 alle 17.30, a maggio l’apertura si estende fino alle 21.00; da giugno a settembre si chiude alle 19.30. «Per le confessioni ci sarà la disponibilità di don Mathieu Belinga Mbarga, cappellano dell’ospedale – spiega il parroco –. In certi appuntmaenti ci saremo anche io e don Fabio Filiputti».

«Il Santuario – prosegue il parroco – sarà il luogo centrale per tanti gruppi: i bambini e i giovani, i catechisti e non solo: vorremmo coinvolgere tutte le categorie sociali del territorio, invitandole al Santuario per vivere un attimo di silenzio e di preghiera davanti alla Madonna e al vicino crocifisso, per “restaurare” l’interno del cuore». La comunità di Latisana potrà quindi contare su un’oasi in cui la speranza sgorga come le acque del fiume. Come insegna la stessa storia del luogo: «La speranza non nasce da poveri uomini e preti come noi, ma viene dal Signore. Se siamo riusciti a superare le guerre mondiali (Latisana è stata distrutta nel 1944, con oltre cento morti in pochi minuti durante un bombardamento), l’alluvione del 1966, il terremoto del 1976 (seppur da lontano): il Signore non ci abbandonerà adesso! La speranza viene dai fatti della storia, dalla presenza di Dio nelle nostre vicende quotidiane. Per trovarla bisogna svuotarsi e trovare qualcosa di più serio, con l’aiuto di Dio e di Maria».

Quell’antico convento francescano…

Paludo, Gorgo, “Sabbia nera”. Nomi che lasciano intendere la natura acquitrinosa di queste zone, strette tra il mare, la laguna e il fiume. Furono proprio traghettatori, battellanti, genti delle acque, nel XVI secolo, a costruire quella chiesetta oggi affacciata sull’argine del Tagliamento: il santuario di Sabbionera, anticamente dedicato a San Gottardo, è oggi intitolato alla Beata Vergine delle Grazie. Oltre a “benedire” le acque del fiume che gli scorrono davanti – e a concedere le Grazie a chi lì le chiedeva –, il santuario è l’ultimo ricordo di un monastero francescano fondato nel 1638 per volontà della prestigiosa famiglia veneziana dei Mocenigo. Per oltre un secolo i francescani animarono la vita spirituale delle campagne circostanti la Pieve di Latisana: la loro presenza è testimoniata dalla combinazione dello stemma francescano (il braccio nudo di Cristo simbolicamente incrociato col braccio vestito da san Francesco) con quello dei Mocenigo, esposta sopra l’architrave del portale d’ingresso. In questa chiesetta ogni quattro anni si celebra la grande festa chiamata, appunto, “Quadriennale” di Sabbionera. E quest’anno, in modo speciale, il Giubileo.

Giovanni Lesa e Valentina Pagani

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