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Udine e dintorni

Scamarcio: “In piazza Libertà mi sembrava di essere nel 1919”

La città di Udine si è trasformata ancora una volta in un grande set cinematografico, facendo la scenografia per il nuovo film di Arnaldo Catinari, “Alla festa della rivoluzione”, che ripercorrerà le gesta di Gabriele D’Annunzio e le vicende dell’impresa fiumana, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Rai Cinema.

De Toni: “Udine è diventata palcoscenico vivo”

“È certamente vero che il cinema, come diceva Federico Fellini, è un’arte che va oltre il semplice intrattenimento, perché riesce a plasmare mondi, a trasformare la realtà e a raccontare storie che rimangono impresse nella memoria collettiva. Il cinema ha avuto la capacità di catturare lo spirito del tempo e di interpretare i cambiamenti sociali e culturali”, ha detto il Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, che questa mattina ha portato i saluti durante l’incontro stampa organizzato in Sala Ajace, alla presenza dell’intero cast e dell’assessore regionale al Turismo e attività produttive Sergio Emidio Bini. “Ma il cinema – ha aggiunto – non è solo arte, è anche uno strumento di promozione culturale e turistica. Quando un film viene girato in una città, quella città diventa un palcoscenico vivo, un luogo che racconta se stesso e che viene visto con occhi nuovi. Udine, con la sua bellezza discreta e i suoi angoli suggestivi, ha saputo offrire un contesto perfetto per le riprese di questo film, e sono certo che le sue immagini sul grande schermo attrarranno visitatori da ogni parte, desiderosi di scoprire la nostra storia e il nostro patrimonio. Desidero ringraziare di cuore il regista Arnaldo Catinari, che con la sua visione ha scelto Udine come sfondo per questa produzione. Un grazie sentito – ha concluso il primo cittadino del capoluogo friulano – va anche agli attori e tutta la produzione, che ha lavorato con passione e professionalità per portare a termine questo progetto, supportato in prima istanza dalla Friuli Venezia-Giulia Film Commission. Il loro impegno è prezioso per valorizzare il nostro territorio e per promuoverlo come una destinazione di eccellenza per le produzioni cinematografiche”.

 

La città di Udine è stata abbracciata in toto dal set della nuova pellicola che ha visto protagonisti tra le vie e piazze udinesi attori di fama nazionale e internazionale come Riccardo Scamarcio, Valentina Romani e Nicholas Maupas, volti della fortunata fiction Rai “Mare Fuori”, Maurizio Lombardi e Darko Perić, che gli appassionati di serie tv hanno visto nei panni di Helsinki ne “La Casa di Carta”. Tante le location udinesi interessate che dalla fine di ottobre sono state riportate indietro nel tempo ai primi decenni del Ventesimo secolo, appena al termine del primo conflitto mondiale: Piazza Libertà e la loggia di San Giovanni sono state riempite di stendardi con il tricolore, mentre Palazzo D’Aronco sta continuando a prestarsi come location d’interni. Protagoniste anche via Mercatovecchio e la restante zona del palazzo del Municipio, via Stringher, piazza XX settembre, piazza Matteotti, piazza Primo Maggio e Largo delle Grazie.

Catinari: “A Udine come in un grande teatro di posa”

A esprimere la soddisfazione per le location e per l’accoglienza udinese e friulana è stato il regista del film, Arnaldo Catinari, che ha espresso il suo personale ringraziamento alla città, al Friuli Venezia Giulia e a tutti i suoi rappresentanti. Girare a Udine – ha detto Catinari – è come girare in un grande teatro di posa – ha spiegato – e non è banale avere una città perfetta per la storia che raccontiamo come Udine a completa disposizione”.

Valentina Romani e Nicholas Maupas hanno invece descritto le due diverse esperienze con la città di Udine. Per la prima si tratta di un ritorno in città dopo il set che l’ha vista protagonista del film “Un Bacio” del 2016. “Mi sento a casa qui in Friuli, sono contenta di essere tornata con questo progetto”, sono state le parole dell’attrice. Per Maupas si è trattato invece del primo incontro con la città. “È stata una piacevole scoperta”, ha detto l’attore, che ha aggiunto anche una considerazione sulle comparse che stanno lavorando al film. “Sono coraggiosissime, il set è molto stimolante. Ringraziamo i luoghi ma soprattutto le persone che ci hanno accolto”.

Venanzi: “Opportunità economica e turistica”

“Ancora una volta Udine è stata scelta per fare da sfondo al grande cinema italiano”, ha esordito nel suo intervento il Vicesindaco e Assessore al Turismo Alessandro Venanzi, seduto anche lui al tavolo dei relatori. “Nelle ultime settimane i cittadini udinesi hanno potuto osservare il nuovo vestito che alcuni dei luoghi più iconici del nostro centro storico, come Piazza libertà, la Loggia di san Giovanni e anche Palazzo D’Aronco, la cui costruzione risale proprio alla prima parte del 900, hanno indossato per fare da scenografia al prossimo film di Arnaldo Catinari, la festa della rivoluzione, provando l’emozione del grande cinema in città.

Grazie a questa collaborazione con la Film Commission FVG, la regione Friuli Venezia Giulia e la produzione che ha scelto i nostri luoghi, e per questo la ringrazio profondamente, non solo la bellezza e la storicità della nostra città e del Friuli ha avuto ancora una volta occasione di mostrarsi sul palcoscenico del grande cinema nazionale, ma tutti i cittadini e i visitatori hanno potuto provare l’emozione di vedere da vicino il film e la sua produzione in tutti i più piccoli dettagli. Un’opportunità, questa, tanto economica quanto turistica, sicuramente nuova che mette in evidenza ancora una volta tutte le potenzialità attrattive di Udine”.

Scamarcio: “A Udine ho mangiato e bevuto benissimo”

A chiudere il giro di voci le parole di Riccardo Scamarcio: “A Udine e in Friuli ho mangiato e bevuto benissimo”, ha scherzato l’attore, che si è poi soffermato sull’atmosfera che la città di Udine ha regalato nei giorni di ripresa. “Abbiamo girato anche durante la notte, il clima è stato clemente, nonostante il freddo, e l’atmosfera di Palazzo D’Aronco e di Piazza Libertà mi ha davvero colpito. Sembrava di essere davvero nel 1919, niente che io guardassi poteva disturbare o rovinare una cornice tanto suggestiva” Un’ultima battuta anche sulla lingua friulana, con cui l’attore si è imbattuto a più riprese nel soggiorno udinese: “È bellissima, l’ho ascoltata diverse volte in queste settimane. Sto anche iniziando a capirla”.

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