Le scuole paritarie In Friuli-Venezia Giulia sono 219 (171 scuole dell’infanzia, 22 primarie, 13 secondarie di primo grado e 13 di secondo grado) e rappresentano una parte rilevante del sistema scolastico del Friuli-Venezia Giulia offrendo «servizi importanti a molte famiglie: considerando l’impennata dei costi di gestione delle strutture, che si riflettono sulle rette, la Regione ha quindi deciso di aumentare, portandole a oltre 5 milioni di euro, le risorse inserite nella prossima finanziaria per queste realtà, alle quali si aggiungono 1 milione 850 mila euro di anticipazioni di cassa agli istituti scolastici paritari sui contributi annuali assegnati loro dallo Stato per le attività istituzionali». Lo ha assicurato l’assessore regionale Alessia Rosolen a margine del XII Congresso della Federazione italiana scuole materne di Trieste.
La nuova boccata d’ossigeno matura mentre a livello nazionale, nel Decreto Fisco, si materializza il voucher per le scuole paritarie per chi ha un Isee sotto i 40 mila euro: la proposta, contenuta in due emendamenti, uno di FdI e uno di Lorenzo Cesa, ritorna in un elenco che circola tra i parlamentari, ma le intenzioni non figurano come segnalate dai partiti.
In Regione, invece, è già confermato che attraverso uno stanziamento di 1 milione 350 mila euro dal prossimo anno scolastico aumenteremo i contributi per le famiglie con studenti iscritti alle scuole paritarie primarie e secondarie di primo e secondo grado per l’abbattimento dei costi di iscrizione e frequenza. Gli importi del contributo sono invariati dall’anno scolastico 2013/2014, quindi da circa un decennio, ma nel tempo le spese per gli istituti e le famiglie sono decisamente lievitate.
«Inoltre – fa sapere Rosolen – con la manovra di bilancio eliminiamo il ricorso alle fasce Isee nel caso le risorse stanziate fossero insufficienti a soddisfare l’intero bisogno. Tale evenienza non si è infatti mai verificata, dato che i fondi hanno sempre permesso di soddisfare tutte le domande idonee».
«Ulteriori 3,6 milioni di euro sono destinati ai contributi per le spese generali per il funzionamento delle scuole dell’infanzia non statali, attraverso contributi ai soggetti pubblici e privati che le gestiscono. Inoltre, nella manovra sarà inserito uno stanziamento di 200 mila euro rivolto alla Federazione italiana scuole materne (Fism) e alla Federazione istituti di attività educative (Fidae) per attività promozionali, di coordinamento e di supporto amministrativo e formativo a favore delle scuole affiliate».
La Regione è inoltre al fianco delle scuole paritarie anche attraverso le anticipazioni di cassa sui contributi annuali loro assegnati dallo Stato per le attività istituzionali, con lo stanziamento di 1 milione 850 mila euro – ha continuato l’assessore –. A queste risorse, si aggiungono 12 milioni destinati agli enti pubblici e privati che gestiscono nidi d’infanzia, con lo scopo di contenere le rette e altri 30 milioni per ridurre i costi a carico delle famiglie per la frequenza ai servizi educativi per la prima infanzia».