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Medio Friuli

Sedegliano. Alla scuola “Sbaiz” il mercatino del “Re-uso”

Magliette, pantaloncini, tute, giacche, scarpette. E poi giocattoli. Tutto ciò che non serve più e può essere utile ad altri. E così, il dare un nuovo valore e una seconda “vita” ad oggetti ancora funzionali diventa la base di un’iniziativa didattica, ospitata all’interno di una scuola, ma che si apre all’intera comunità. Per il secondo anno consecutivo, alla Scuola dell’infanzia e Nido integrato “Don Antonio Sbaiz” di Sedegliano torna il “Progetto Re-uso”. La formula è semplice: chi ha indumenti dismessi e giochi che i propri figli non utilizzano più, può portarli a scuola e scambiarli, oppure lasciarli a disposizione di chi in quel momento ne ha necessità. Nella semplicità del progetto, spiega la coordinatrice della scuola, Elena Amato, c’è una profondità di intenti. «Prima di tutto il desiderio di trasmettere ai bambini valori come la riduzione degli sprechi e il riuso, contribuendo così al nostro impegno verso l’ambiente. E poi si promuove l’amore verso il prossimo, l’aver cura di se stessi e degli oggetti che ci accompagnano nella quotidianità».

E “Re-uso” è diventato un mercatino – allestito proprio negli spazi della scuola di via Roma – che dopo le giornate di giovedì 10 e sabato 12 ottobre, sarà aperto anche giovedì 17, dalle 16 alle 18 (ma sono già in cantiere altre aperture nel corso dell’anno scolastico). «L’idea – prosegue Amato – è nata quando alcuni genitori avevano scelto di lasciare a scuola stivaletti e tute per la pioggia che non andavano più bene ai loro figli, ormai cresciuti, per metterli a disposizione di altri compagni. Una delle particolarità del percorso didattico prevede, infatti, che i bambini vivano all’aperto più esperienze possibili, purché con l’attrezzatura adeguata anche col brutto tempo».

Così, un gruppo di mamme si è messo a disposizione per l’accoglienza e la cura del materiale donato (è richiesto che sia in buono stato e l’età di riferimento è per ora 0-6 anni) e la scuola ha dato la disponibilità degli spazi trasformando una sala in magazzino, dove chi ha necessità può rivolgersi liberamente. Quindi l’idea del mercatino ha messo fondamenta, anche con l’appoggio dell’Amministrazione comunale, oltre che del Consiglio di amministrazione che gestisce la paritaria “Sbaiz”, dove operano quattro insegnanti, cinque educatrici al nido, tre cuoche (la mensa è interna), tre addette alla cura dei locali e un’impiegata amministrativa. «La scuola è da sempre parte della comunità in cui è inserita e per noi è importante il coinvolgimento di tutti nelle nostre iniziative», evidenzia la coordinatrice.

In questa nuova edizione di “Re-uso” a fronte di abiti e giochi che si portano a casa è richiesto un contributo a offerta libera; il ricavato andrà poi a sostenere i progetti della scuola. E il mercatino è aperto non solo alle famiglie dei bimbi che frequentano la paritaria (una cinquantina) e il nido integrato (26, il massimo consentito), ma a tutti i concittadini. Un’occasione per fare del bene, dare una mano all’ambiente e pure per conoscersi meglio. «Per noi il coinvolgimento è un valore aggiunto e in tutte le iniziative che mettiamo in campo la comunità e le associazioni del territorio hanno sempre riposto in maniera positiva». Uno dei prossimi appuntamenti in cantiere sarà “La castagnata”, promossa insieme ai Pescatori sportivi di Sedegliano.

Monika Pascolo

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