Sono parecchie le persone che attendevano la primavera e le sue giornate assolate per riprendere l’attività fisica e cimentarsi con camminate ed escursioni. Se i sentieri sono curati, con i segnavia al loro posto e i percorsi tracciati e segnati è in gran parte merito dei volontari e delle volontarie del Cai, il Club Alpino Italiano. Succede ad esempio nel gemonese, dove nel 2023 la sezione Cai di Gemona, con le sottosezioni di Osoppo e Buja, ha provveduto alla manutenzione di numerosi percorsi. Il sodalizio ne dà conto nel numero fresco di stampa del suo periodico, il «Cuardin».
Un anno di manutenzioni
«Alcuni degli interventi realizzati nel 2023 erano attesi da parecchio tempo – spiega infatti il referente della Commissione Sentieri, Roberto Copetti –. In aprile 2023 siamo intervenuti sul sentiero 704 che, costeggiando il torrente Venzonassa, risale la Bombasine e si ricongiunge con la strada sterrata che da forcella Tacia giunge fino in Lèdis». E sempre in Lèdis i volontari, prima dell’annuale festa di agosto hanno provveduto a sistemare, in maniera importante, un tratto eroso dalle piogge, situato prima della grande briglia. «Qui – spiega Copetti – eravamo intervenuti già due anni fa, aiutati da una ditta, con delle gabbie di contenimento.Tali strutture hanno resistito, ma comunque la franosità del terreno su un percorso molto frequentato ha richiesto un’ulteriore manutenzione». E poi si è intervenuti tra il Gran Puint e la Moede per consolidare il sentiero. Sul Brancot invece sono stati ridipinti i segni rossi e bianchi che indicano il percorso su tutto il tratto, compreso quello che transita per la cima che il sentiero ufficiale evitava completamente tenendosi più basso. «Gli interventi degli ultimi tre anni in questa zona sono stati molteplici – sottolinea Copetti –, purtroppo però dobbiamo tenere in considerazione che, per le caratteristiche del territorio, la situazione potrebbe peggiorare fino a rendere molto difficile il transito in certi tratti».
L’Alta Via e il Ricovero Pischiutti
«Abbiamo chiuso il 2023 – aggiunge – con la manutenzione più lunga, ma anche la più bella: abbiamo ridipinto e pulito l’Alta Via Cai Gemona. Due gruppi, uno dal Cuel di Lanis e uno dal Cjampon, hanno rinfrescato i segnavia, tagliato alcuni rami e posizionato, vicino Forcje d’Aiar, il timbro e una cassetta con libro». Come ogni anno si è inoltre provveduto a pulire il ricovero Pischiutti sul Cuarnan, tagliando alcuni alberi e decespugliando tutto il sentiero che dalla strada sale fino alla chiesa del Redentore e rifornendo di legna il ricovero.
E per l’anno in corso? «Sono previsti alcuni lavori in zona Cuarnan, San Simeone e altri dove necessario. Dovremo intervenire anche sulla confluenza MoedeVenzonassa, bivio CAI 718-704, in quanto il ponte è crollato lo scorso autunno a seguito di forti piogge».
Smottamenti in aumento
«Le manutenzioni – osserva ancora il referente della Commissioni sentieri –, oltre che offrire un modo diverso di vivere la montagna, forse più faticoso, ma non per questo meno bello, ci permettono di monitorare lo stato delle nostre montagne. Riteniamo che non si tratti di suggestione se affermiamo che gli smottamenti sono in aumento, soprattutto in alcune zone. Se nella maggior parte dei casi questi possono essere risolti con piccoli interventi, vi sono casi in cui il problema futuro potrebbe essere molto più critico. Questo deve ricordarci come i sentieri non siano nati con le montagne, ma tracciati dagli uomini, e dagli uomini mantenuti». Un invito questo a quanti volessero contribuire a tale impegnativo compito, basterà scrivere a gemonadelfriuli@cai.it.
Un programma denso
Il «Cuardin» si può leggere anche in pdf sul sito caigemona.it dove si può restare aggiornati rispetto alle innumerevoli iniziative che la sezione organizza: dalle escursioni di primavera (il calendario va fino all’11 giugno) al programma della scuola di alpinismo «Piussi-Ursella» le cui lezioni teoriche prenderanno il via l’11 aprile e quelle pratiche il 12 maggio. Consigliamo inoltre di seguire la pagina Facebook.
Anna Piuzzi