Nostra intervista alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenuta al convegno “ConcrEticamente quando l’etica è applicata” promosso oggi, mercoledì 8 giungo, a Udine, dalla Banca Popolare di Cividale
Anche la presidente della Regione, Debora Serracchiani, è intervenuta al convegno dal titolo “ConcrEticamente quando l’etica è applicata”, organizzato a Palazzo Garzolini-Di Toppo Wassermann a Udine, mercoledì 8 giugno, dalla Banca Popolare di Cividale.
Prima che il convegno iniziasse, “la Vita Cattolica” ha intervistato la presidente Serracchiani.
Anche da noi in Friuli si vivono ansie per la situazione in cui versano alcune banche del Veneto.
“Quando si parla di banche non viviamo la situazione preoccupante del Veneto, ma risentiamo anche noi dei problemi sia di Veneto Banca che di Popolare di Vicenza e parliamo di migliaia di correntisti che sono anche sul nostro territorio. Siamo consapevoli che le modifiche, la rivoluzione che in qualche modo sta introducendo il Governo, anche sentendo quelle sono le istanze dell’Unione Europea, sono una necessità. Sono fondamentali e dovranno andare verso le aggregazioni e cercare ovviamente anche di salvaguardare i nostri sistemi territoriali, avendo però la consapevolezza che siamo in un contesto in cui è necessario che vi sia più trasparenza e maggiore informazione e che ci sia anche la capacità di utilizzare fino in fondo gli interventi della Bce in questo contesto così complicato”.
Avendo azioni in Veneto Banca, lei sottoscriverebbe il capitale?
“Oggi come oggi credo che sia necessario fare adeguata chiarezza sulle responsabilità. Questa mi pare sia la condizione per chiedere a me, come a tanti altri cittadini. di poter sottoscrivere di nuovo il capitale”.
