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Settimana sociale, i lavori entrano nel vivo

Una città colorata di giallo. Sono i manifesti della Settimana Sociale a tappezzare Trieste, ma è anche la voglia di una città – dalla cultura fervente e dalla vivacità invidiabile – a incontrarsi e  dibattere, a pregare e meditare, per “i cuori” e la democrazia.

Dopo la grande festa con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’introduzione del cardinale Matteo Zuppi, giovedì gli oltre mille delegati riuniti al Centro Congressi Generali, nel complesso del Porto vecchio, hanno iniziato le discussioni al centro dei lavori. L’obiettivo è andare a fondo su cosa sia «Al cuore della democrazia», come recita il titolo di questa edizione delle Settimane Sociali.

Con un ingegnoso metodo di discernimento comunitario – guidati dal prof. Giovanni Grandi, una delle anime dell’Azione Cattolica triestina – i “mille” hanno potuto entrare nelle sfide che contraddistinguono svariati contesti odierni: dalla sanità all’informazione, dall’economia civile ai giovani, dall’ambiente alla città. Ad aprire i lavori di giovedì, una splendida lectio del priore della comunità di Bose, Sabino Chialà, sul ruolo dell’autorità. A seguire nuove suggestioni sono giunte dagli interventi dei filosofi della politica Michele Nicoletti e Annalisa Caputo. Poi via: tavoli e incontri, “circle” e chiacchierate al bar, con i delegati coordinati da un innovativo metodo basato su un’app. Incontri su incontri, la partecipazione si fa anche bevendosi un caffé.

Uno degli incontri pubblici in piazza Verdi, nel cuore del centro storico di Trieste

Nel pomeriggio la marea di delegati ha invaso le già popolate strade del centro storico triestino. E una città – forse un intero territorio – si è riunito sotto cinque grandi palchi in altrettante piazze del capoluogo giuliano. Dai microfoni, tutti i passanti potevano captare parole impegnate e impegnative, partecipi e partecipative. Chissà che un dubbio, una domanda, un “perché no?” sia scaturito nel cuore di chi, quel giallo vivace, l’aveva appena intravisto. Ambiente e Famiglia, Salute e Sport. Piazze aperte, temi aperti, al centro le persone e le comunità. Un Vangelo che si fa vivo nella società, tra le strade e i quartieri, i “rioni” e i paesi.

Venerdì i lavori proseguiranno all’insegna di ulteriori parole chiave: collaborazione, cittadinanza, trasformazione, raccomandazione. Nel pomeriggio, l’attesissimo appuntamento pubblico sulla democrazia digitale in centro a Trieste, oltre alle “piazze” su periferie, istituzioni locali, carcere e periferie. La giornata si concluderà con due affondi di pace: la storia di Raoul Follereau e la testimonianza Paul Bhatti.

Giovanni Lesa, inviato a Trieste

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