Parroco di Feletto dal 1976, da diversi anni era malato. Esemplare la testimonianza di affetto della comunità, che gli è stata accanto a lungo, in ospedale prima e negli ultimi mesi in canonica poi. I funerali saranno celebrati dall’Arcivescovo.
La comunità di Feletto Umberto e la Chiesa udinese piangono la scomparsa di don Riccardo Leschiutta, 77 anni, mancato questa notte, dopo una lunga malattia. Don Riccardo era parroco di Feletto dal 1976, una presenza importante e molto amata. “La gente lo ha assistito fino all’ultimo. I parrocchiani gli sono stati accanto in ospedale e negli ultimi mesi in canonica”, spiega il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Guido Genero. Anche il diacono di Feletto, Lelio Palamita, che ha affiancato don Leschiutta negli ultimi sei anni, con la voce rotta dalla commozione conferma: “Era un uomo semplice, ma molto profondo. È stato vicino alle persone come padre spirituale e anche come avrebbe fatto un padre di famiglia dando consigli e aiuti di ogni tipo. Tutti gli volevano bene e lo testimonieranno anche durante i funerali”.
“La malattia è stata un grande prova per lui, però l’ha sempre affrontata con forza e serenità, sostenuto dalla preghiera”, continua mons. Genero.
Fino a pochi mesi fa si è prodigato nella vita quotidiana della parrocchia, a contatto con i giovani e le famiglie. “Aveva una parola buona per tutti, per qualsiasi problema trovava una soluzione. Ci mancherà tanto”, sottolinea ancora il diacono Palamita. Nell’ultimo periodo don Riccardo è stato assistito con amore dal fratello Rinaldo e dalla sua famiglia, mentre don Franco Fracasso lo supportava in parrocchia.
Le esequie si celebreranno venerdì 21 febbraio alle 15 nella chiesa di Feletto Umberto. Sarà l’arcivescovo, mons. Mazzocato, a presiederle. Poi don Riccardo, come da sua volontà, sarà sepolto nel cimitero di Feletto proprio a rimarcare il bellissimo rapporto che ha avuto con il paese. Giovedì sera, alle 20, si reciterà un Rosario.
Don Riccardo Leschiutta era nato a Cabia il 3 aprile 1943. Ordinato sacerdote il 25 agosto 1968, è stato cooperatore di Pontebba dal 1969 al 1976 prima di arrivare a Feletto nella parrocchia di Sant’Antonio Abate.