Inizierà a mettere radici a Spilimbergo la seconda edizione della «Foresta dei Giusti» in Friuli-Venezia Giulia, per poi germogliare anche in altre nove comunità. Riparte dunque venerdì 11 aprile, l’articolato progetto di divulgazione scientifica e culturale ideato e promosso da «Damatrà» onlus insieme alla Regione e a nove Comuni che hanno proprio Spilimbergo come capofila. Obiettivo: cogliere la sfida della transizione ecologica nel segno di un “umanesimo” che incrocia i valori dell’ambiente e i diritti della persona, ad ogni latitudine del pianeta.
A cominciare da Spilimbergo si svilupperanno quindi gli eventi multimediali dal vivo, ai piedi degli “Alberi della Memoria” che verranno intitolati a cittadine e cittadini esemplari del mondo, uomini e donne hanno dato prova di scelte di responsabilità e giustizia nei confronti dell’umanità. Si infoltirà così la «Foresta dei Giusti» in regione, sensibilizzando le giovani generazioni e l’opinione pubblica in un vasto percorso di educazione civica e ambientale che valorizza le connessioni fra sostenibilità ambientale e impatto sociale.
Il “Giusto” Salehi
Venerdì 11 aprile, alle 10 nell’Auditorium dell’Isis «Il Tagliamento» sessanta studenti e studentesse parteciperanno all’intitolazione del primo albero, una Firmiana Platanifolia Aogiri, al rapper iraniano Toomaj Salehi, incarcerato per aver sostenuto le proteste antigovernative scoppiate dopo la morte della 22enne Mahsa Jina Amini, arrestata perché non indossava correttamente il velo. Nei suoi brani il rapper chiede la libertà per i detenuti e le detenute, nonché la fine della repressione: condannato a morte nell’aprile 2024, è stato scarcerato dopo aver scontato una pena di un anno per “propaganda contro lo Stato”. Salehi, 33 anni, è un artista molto popolare in Iran e Medio Oriente. Gli studenti e il pubblico ascolteranno venerdì la sua storia grazie all’uso di smartphone e cuffie audio, quindi nel podcast dedicato al progetto, realizzato dai giovani artisti dell’associazione «Invasioni Creative» (a disposizione da giugno sul sito lamemoriadellegno.damatra.com). L’intitolazione è aperta alla partecipazione, previa prenotazione alla mail info@damatra.com.
Un progetto ampio
La «Foresta dei Giusti» è cuore del progetto «La memoria del legno», sostenuto dalla Fondazione Gariwo, Gardens of the Righteous Worldwide. «Il progetto – evidenzia il sindaco di Spilimbergo, Enrico Sarcinelli – è un compendio di valori alti e profondi. Esprime il collegamento fra intelligenza ambientale e i contenuti di etica e filosofia morale che devono arrivare ai cittadini del nostro tempo. Un progetto, quindi, che sa toccare valori e temi così importanti del momento attuale, coinvolgendo anche e soprattutto le giovani generazioni». «Mancare gli obiettivi che la scienza indica per il futuro del pianeta implica non solo rischi ambientali, ma anche migrazioni di massa, ricadute sui diritti umani, diseguaglianze e conflitti sul pianeta – osserva la presidente di “Damatrà”, Mara Fabro –. Le storie dei Giusti sono un tramite formidabile per sollecitare la responsabilità di ciascuno di noi, i più giovani diventeranno anche protagonisti nella divulgazione dei contenuti e la loro voce troverà spazio accanto a quella di grandi ricercatori scientifici». Farà tappa a Spilimbergo, infatti, anche una voce autorevole, Giorgio Vacchiano, per raccontare ai cittadini «I fili invisibili che ci legano alla foresta», l’appuntamento è per domenica 18 maggio, alle 11, a Palazzo di Sopra. Vacchiano è stato riconosciuto dalla rivista «Nature» tra gli 11 migliori scienziati emergenti che hanno lasciando il segno nella scienza. Il progetto «La memoria del legno» proseguirà a Lignano Sabbiadoro e San Vito al Tagliamento il 15 e 16 aprile, con nuovi “Giusti” ai quali saranno intitolati due alberi: Felicia Bartalotta Impastato e don Lorenzo Milani. Si proseguirà nei Comuni di Brugnera, Aviano, Mortegliano, San Giovanni al Natisone, Maniago, Udine.
Anna Piuzzi