“Il delicato tema della sicurezza idraulica del bacino idrografico del Tagliamento è stato affrontato dalla Regione senza approcci ideologici, bensì assumendo la responsabilità di politiche di ampie prospettive che abbracciano i prossimi decenni. Per questo tutte le opere programmate devono essere frutto di un’ampia condivisione. Quello di oggi è il primo dei tre incontri di cui mi sono fatto promotore per illustrare a sindaci e amministratori del bacino idrografico del Tagliamento gli aggiornamenti al Piano gestione rischio alluvioni (Pgra) condivisi con la Regione Veneto e l’Autorità di distretto, a tutela delle popolazioni, delle infrastrutture, dell’economia e dell’ambiente”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro all’incontro sulla “Messa in sicurezza del fiume Tagliamento”, che si è svolto lunedì 12 febbraio nella sala consiliare del Comune di Latisana, alla presenza della viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava, dell’assessore regionale a Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, dell’assessore della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin, del Presidente del Consiglio regionale Fvg Mauro Bordin e del sindaco di Latisana, Lanfranco Sette, oltre ai sindaci e amministratori di una decina di Comuni in rappresentanza di circa 60mila abitanti.
“Grazie alle opere finora realizzate abbiamo già evitato scenari drammatici lo scorso novembre, ma è chiaro che solo una coralità nella realizzazione di tali opere può essere determinante per il nostro futuro. Come ho ribadito in più occasioni, era chiaro sin dal 2012 che la traversa di Pinzano, dal costo stimato all’epoca di 39 milioni di euro (fondi che sicuramente non sarebbero bastati), non fosse da sola sufficiente per garantire la sicurezza a scala di bacino” ha affermato Scoccimarro aggiungendo che “gli aggiornamenti al Pgra derivano dal documento preliminare per la progettazione e dal conseguente progetto di fattibilità tecnica ed economica che hanno valutato anche alternative compatibili a livello ambientale e territoriale. Per questo primo passaggio sono stati investiti 950mila euro. Da qui è stato attivato il tavolo tecnico con l’Autorità di distretto e la Regione Veneto, per condividere quindi dati tecnici e non ideologici, che ha portato all’aggiornamento del Pgra che prevede opere per una risposta completa a scala di bacino idrografico, lungo tutto il corso del Tagliamento”.
L’assessore ha pertanto lanciato un appello all’unità di tutti gli amministratori rimarcando che “la coesione con cui ci stiamo muovendo, Governo e regioni, garantirà anche maggiori certezze sul finanziamento delle opere. I ricorsi delle amministrazioni o di certe associazioni pseudo ambientaliste ideologizzate creano stalli che impediscono anche l’accesso ai fondi di Roma”.
Scoccimarro ha poi ricordato il fondo da 50 milioni di euro istituito dalla Regione per contrastare il dissesto idrogeologico, rifinanziato con la recente legge di stabilità per ulteriori 8 milioni di euro. “Con questi fondi potremo costruire il nuovo ponte a Latisana (con 18 milioni dello Stato e 22 milioni della Regione Friuli Venezia Giulia), nonchè completare e progettare nuove opere lungo tutti i bacini idrografici della nostra regione, affinché le tragedie cui purtroppo abbiamo assistito anche di recente non si verifichino più; ancora meglio se nel realizzare queste opere potremo migliorare i servizi e la ricettività per i nostri cittadini e turisti”.