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Tarcento, ospedale di comunità dal 1° febbraio

«Il documento sottoscritto all’Asp ‘Opera Pia Coianiz’ di Tarcento, che prevede l’attivazione di un modulo dell’Ospedale di comunità a partire dal prossimo 1 febbraio, rappresenta un traguardo importante, nella pratica e simbolicamente. È il risultato di un lavoro di squadra, frutto di un percorso condiviso, che vuole rispondere alle reali necessità della cittadinanza, in seno a una progettualità centrata sull’integrazione socio-sanitaria. Con la sottoscrizione di oggi raggiungiamo un obiettivo strategico, di grande portata: è a questi target che puntiamo, su cui lavoriamo, nella certezza di aver intrapreso il percorso più corretto per adeguare il nostro sistema sanitario alle nuove condizioni demografiche e di salute della popolazione».

Sono le parole dell’assessore alla Salute del Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che martedì 28 gennaio è intervenuto a Tarcento, negli spazi dell’Azienda pubblica per i servizi alla persona (Asp) “Opera Pia Coianiz” dove il presidente della stessa Asp, Giovanni Zuccolo, e il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (AsuFc), Denis Caporale, hanno firmato l’accordo per l’attivazione dell’Ospedale di comunità all’interno della struttura tarcentina. Presenti anche il sindaco di Tarcento, Mauro Steccati, il parroco mons. Luca Calligaro, e i membri del consiglio direttivo dell’Asp.

Venti posti letto. Parte la sperimentazione

«Si tratta del primo esempio del nuovo modello organizzativo sul territorio dell’AsuFc – ha ricordato Riccardi -. Dispone di 20 posti letto dedicati, in linea con la programmazione sanitaria regionale e dell’Azienda sanitaria. L’ospedale di comunità nasce per dare una soluzione concreta alle persone che, a seguito di un episodio di acuzie o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità. La cronicità è uno dei temi del nostro tempo, per ragioni di età e di lunghezza della vita, oltre che per la percentuale elevata di comunità anziana del Friuli Venezia Giulia, ormai prima regione in Italia in questo senso».

Una fase dell’incontro svoltosi a Tarcento

L’assessore Riccardi ha sottolineato come il raggiungimento del traguardo odierno sia stato possibile grazie alla concreta collaborazione dei diversi soggetti coinvolti in questa primissima sperimentazione, che tra l’altro consentirà di verificare nella pratica anche le linee guida legate agli Ospedali di comunità. «L’operatività sinergica, lontana da sterili polemiche, che guarda al bene comune del cittadino, in un momento storico non semplice, è determinante per poter adeguare un sistema ormai obsoleto, che necessita di urgenti revisioni. Peraltro, per Tarcento abbiamo investito risorse ingenti, per l’implementazione del Distretto sanitario».

Il modulo tarcentino dell’Ospedale di comunità si configura come struttura sanitaria di ricovero breve, che afferisce alla rete di offerta dell’assistenza territoriale; svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni socio-sanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e più prossimi al domicilio.

L’Asp tarcentina mette a disposizione il personale medico, infermieristico, assistenziale e i fisioterapisti, mentre sarà compito del Distretto sociosanitario del Torre il monitoraggio della qualità delle prestazioni erogate, la congruità e l’appropriatezza degli standard assistenziali e dei piani di assistenza di ogni singolo ospite.

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