La decisione del governo di lasciare mano libera a Comuni e Regioni in materia di imposizione locale a partire dal 2019, rischia di costare ai contribuenti del Friuli Venezia Giulia fino a 20 milioni di euro. Lo afferma uno studio della Confartigianato di Udine. Nello specifico, secondo i calcoli dell’associazione territoriale, il via libera dell’esecutivo costerebbe 30 euro in più a contribuente, con un rincaro dell’1,7%.
La decisione del governo di lasciare mano libera a Comuni e Regioni in materia di imposizione locale a partire dal 2019, rischia di costare ai contribuenti del Friuli Venezia Giulia fino a 20 milioni di euro. Lo afferma uno studio della Confartigianato di Udine. Nello specifico, secondo i calcoli dell’associazione territoriale, il via libera dell’esecutivo costerebbe 30 euro in più a contribuente, con un rincaro dell’1,7%.
I tributi locali del Fvg, ricorda una nota, sono di norma più leggeri rispetto a gran parte delle regioni Italiane. Finora il Fvg si è posizionato infatti, con una media di 294 euro, al terzo posto nella classifica delle regioni più virtuose per l’addizionale regionale, 117 euro in meno della media italiana. La regione risulta invece al quarto posto nella classifica dell’addizionale comunale con una media di 140 euro, comunque 46 euro in meno rispetto del dato medio italiano.
“Prendendo atto della buone posizioni di partenza della nostra regione e delle quattro province nelle classifiche nazionali – ha commentato il presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti – avvieremo un’attività di osservatorio sulle tariffe e le imposte locali applicate dai Comuni, per segnalare e contrastare eventuali aggravi dell’imposizione a danno di cittadini, imprenditori e lavoratori autonomi”.
L’osservatorio, fa sapere Tilatti, partirà dal mese di febbraio e si baserà sia sulla rilevazione dei tributi fissati dai singoli Enti Locali, sia sulle segnalazioni che le imprese potranno fare tramite un apposito questionario che sarà online sul sito dell’associazione. “Il nostro intento – ha sottolineato – è quello di tutelare imprese e cittadini, cercando di dialogare al meglio con le amministrazioni locali per trovare il punto di equilibrio fra esigenze di bilancio e equo prelievo fiscale”.