«Ali di speranza tu ci doni Signore, nel cielo della vita tu ci chiami a volare». Queste parole, musicate da don Beppe Marano, saranno l’inno della Festa diocesana dei Ragazzi 2025, in programma al Bella Italia & EFA Village di Lignano Pineta domenica 30 marzo 2025, a partire dalle 9.30. Importanti i numeri di questa edizione in salsa giubilare: 570 ragazzi da 30 gruppi parrocchiali, accompagnati da 120 adulti. A loro si aggiungono 110 animatori che, indossata una solare maglietta gialla, saranno impegnati fin dal giorno precedente in 5 workshop (laboratori) promossi dai volontari della Pastorale giovanile. Oltre ottocento, quindi, le persone attese a Lignano domenica 30 marzo, per l’appuntamento organizzato come di consueto dalla Pastorale giovanile diocesana.
Il cuore della festa? «L’abbraccio del Padre»
«Il titolo della festa è “Abbracci ad alta quota”. Il tema, quindi, sarà quello degli abbracci». Il filo conduttore della giornata lignanese è tratto dal Vangelo del giorno, la IV domenica di Quaresima, come spiega Elena Geremia, segretaria dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile. «Dalla parabola del Padre misericordioso trarremo spunto per il messaggio della giornata, che vuole aiutarci a guardare all’abbraccio che viene dall’alto, dal Signore». Nella locandina della festa campeggiano tre ragazzi che, appunto, si abbracciano. Ma anche un aeroplanino che mira dritto verso il cielo. «Sull’aereo si scorge una figura femminile – puntualizza Geremia –, che è Maria Maddalena. Lei ha accompagnato i ragazzi in questo anno, nel percorso della MagicAvventura, e in qualche modo sarà presente anche il giorno della festa a Lignano». Ma l’aereo? «È per volare sulle ali della speranza!».

Domenica 30 marzo le centinaia di ragazzi potranno incontrare fin da subito l’arcivescovo Riccardo Lamba che a Lignano presiederà la Messa. Ad animare la celebrazione sarà il coro di Santa Margherita del Gruagno. La giornata prevede dunque la preghiera, ma anche tanta musica, tanta animazione, tanti giochi e, confidando nel bel tempo, una capatina in spiaggia per una grande attività in riva al mare. Una giornata di festa in cui i genitori possono ritagliarsi anche un momento di approfondimento assieme a Fausta Gerin, formatrice della Caritas diocesana di Udine, centrato su tematiche tipiche della pre-adolescenza.
Testimonianza da Campoformido
Tra i trenta gruppi partecipanti vi è anche un numeroso drappello di ragazzi dalle Parrocchie di Campoformido e Bressa. Ad accompagnarli, una giovane catechista, Eliana Cotugno. «Saremo una trentina», spiega non senza un pizzico di soddisfazione per l’importante coinvolgimento suscitato dalla proposta. «Da noi c’è stata una specie di passaggio di consegne da parte dei ragazzi più grandi, che hanno raccontato ai più piccoli le feste degli anni scorsi». Quando chiediamo perché la Festa dei Ragazzi piace così tanto, la risposta di Cotugno è molteplice: «Dalla condivisione del pranzo alla preghiera, poi ci sono tanti giochi che permettono ai ragazzi di esprimersi. E poi c’è la celebrazione di una Messa diversa da quelle che si vivono in Parrocchia». Eliana Cotugno non opera da sola: a Campoformido e Bressa fa parte di un gruppetto di catechisti che anima i gruppi di ragazzi delle due Parrocchie. «Sviluppiamo un percorso sulle virtù della fede, della speranza e della carità – spiega – e arricchiamo il cammino catechistico con alcuni momenti di festa. Svolgiamo anche le proposte che la Diocesi offre per l’Avvento e la Quaresima, che però non interrompono il percorso ma lo integrano». Non solo catechesi tradizionale, dunque, ma tante attività per creare un ambiente che profumi di Vangelo a 360 gradi.

Tra i laboratori anche la composizione musicale
Tornando a Lignano, fin da sabato 29 marzo saranno cinque i laboratori proposti dalla Pastorale giovanile per animatori degli oratori. Oltre un centinaio, come riferito in apertura, i partecipanti a sperimentarsi nell’animazione da palco e nei giochi, nella musica e nella scenografia, fino alle tecniche teatrali. Una piccola anticipazione sul contenuto di alcuni laboratori ci viene sempre da Elena Geremia. «Nel laboratorio musicale curato da Giuseppina Iacuzzo don Beppe Marano, gli animatori impareranno a scrivere una canzone – spiega – portandosi in oratorio una competenza utile, per esempio, in vista delle attività estive». Non solo una festa, dunque, ma un autentico tirocinio pastorale per adolescenti che prestano servizio nelle Parrocchie. Anche questo, in fondo, è un gran bel fiore di speranza.
Giovanni Lesa