Si sono aperte lo scorso 2 settembre le iscrizioni al nuovo anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) “Santi Ermagora e Fortunato” e – novità di quest’anno – allo Studio Teologico Interdiocesano (STI) “San Cromazio d’Aquileia”, che dunque apre le porte anche a laici non seminaristi. Ci sarà tempo fino al 18 settembre per iscriversi ai corsi del nuovo anno accademico in una delle due realtà formative, la cui sede è unificata presso il seminario arcivescovile di viale Ungheria, a Udine. Destinatari privilegiati sono futuri insegnanti di religione cattolica, operatori pastorali, semplici curiosi e appassionati. «Anche se la scommessa è un uditorio giovane, con matricole che si iscrivono come all’università “normale”» spiega il direttore dell’ISSR udinese, don Federico Grosso.
Scienze religiose o teologia?
Istituto Superiore di Scienze Religiose insieme allo Studio Teologico interdiocesano. Una piccola grande rivoluzione che non intacca i piani di studio ma che ottimizza le risorse e amplia l’offerta formativa. «La prospettiva del Dicastero per la cultura e l’educazione (una sorta di “Ministero dell’istruzione” della Santa Sede, ndr) è che anche i percorsi di teologia siano aperti ai laici non avviati verso il sacerdozio». Lo Studio teologico, infatti, coinvolgeva i seminaristi di Castellerio. Ma questo implicava che gli stessi docenti spesso sostenevano i medesimi corsi sia per seminaristi che per gli studenti dell’ISSR di viale Ungheria, con evidente dispendio di risorse.
«I due percorsi finora erano diversi e lo restano ancora oggi» prosegue don Grosso. «Con lo STI, ora aperto anche ai laici, si conseguono i titoli in teologia, mentre l’ISSR offre i titoli in scienze religiose. Le tematiche sono simili, ma il “taglio” è molto diverso: con l’ISSR c’è una impostazione più vicina alle scienze umane, avendo insegnamenti di psicologia, sociologia, didattica, pedagogia. Lo STI ha alcuni elementi suoi peculiari, più vicini alla teologia e, per alcune discipline, un livello di approfondimento maggiore (per esempio il diritto canonico). I punti in comune riguardano argomenti biblico-teologici, storia della Chiesa e filosofia. E i docenti». Un affiancamento di percorsi distinti, ottimizzando quindi le risorse: ciò che è in comune si fa insieme, ciò che è specifico viene svolto in modo differenziato. «Le lezioni saranno sempre a Udine, presso la sede dell’ISSR, anche da parte dei seminaristi. Infine – conclude don Grosso – non è cambiato alcun piano di studi: gli studenti ISSR dei vecchi ordinamenti proseguiranno con il loro percorso».
Per iscriversi
I dettagli per l’iscrizione a uno dei due percorsi si possono consultare sul sito web dell’ISSR (www.issrermagoraefortunato.it) oppure contattando la segreteria di Udine, in viale Ungheria 22, dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 18.30 al numero di telefono 0432.298120 o via mail all’indirizzo info@issrermagoraefortunato.it. Le lezioni per entrambi i percorsi si svolgeranno a Udine dal lunedì al giovedì, dalle 16.45 alle 20.45. Ci sarà la possibilità di iscriversi come uditori.
La versione integrale dell’articolo si può trovare su La Vita Cattolica del 4 agosto 2024.
Giovanni Lesa