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Cultura

Tina Modotti al Mudec di Milano

Mostra sull’impegno civile della fotografa friulana

Fotografia nel segno dell’impegno civile: il Mudec di Milano dedica una mostra a Tina Modotti, che nella sua vita è stata fotografa, tra le più grandi interpreti femminili dell’avanguardia artistica del secolo scorso, ma anche attivista e attrice. Si intitola ‘Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà’, la mostra che sarà visitabile da domani al 7 novembre 2021, promossa dal Comune di Milano e prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con SUDEST57, il Comitato Tina Modotti di Udine, città dove è nata nel 1896.

In esposizione un centinaio di fotografie, stampe originali ai sali d’argento degli anni Settanta realizzate a partire dai negativi di Tina, oltre a lettere e documenti conservati dalla sorella Jolanda.

Quello di Tina Modotti “è stato un lascito importante per la storia delle fotografia – ha commentato la curatrice della mostra Biba Giacchetti – ma il suo lascito è anche morale, di grande coerenza e di scelte non facili, di chi non ha mai voluto seguire scorciatoie”.

Modotti è considerata una delle più grandi fotografe dell’inizio del XX secolo, nonché una figura di grande fascino del movimento comunista. Le fotografie scattate in Messico, dove si trasferì, illustrano la sua militanza politica, umana e politico-sociale. Dopo anni vissuti da rifugiata politica in diversi Paesi, dopo che venne cacciata dal Messico con accuse ingiuste, Tina non poté mai tornare in Italia, a causa delle sue attività antifasciste e di una morte prematura avvenuta nell’ultimo esilio messicano ad appena 46 anni. I suoi celebri scatti compongono le collezioni dei più importanti musei del mondo e la sua fama è planetaria, come dimostra il successo d’asta di uno dei suoi scatti presenti in mostra (Prospettiva con fili elettrici, 1925) il cui originale è stato battuto l’anno scorso per oltre 616.000 euro.

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