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CulturaMontagna

Topofonie.it. Online la mappa dei “paesaggi sonori” del Fvg

Dal crepitio di un lago ghiacciato al canto dei grilli, dalla cascata più fragorosa all’eco più lunga, dallo stillicidio delle gocce nelle grotte fin anche al luogo più silenzioso che si possa “ascoltare” in regione. I “tesori” acustici del Friuli-Venezia Giulia raccolti in un sito. È questa l’originale proposta del progetto partecipato Topofonie (topofonie.it), promosso dall’associazione Continuo APS – Spazioersetti e sponsorizzato dalla Regione insieme a Unione Europea-NextGenerationEU, inaugurato ufficialmente domenica 16 giugno a Pontebba. Ad avviare l’iniziativa, lungo la ciclovia Alpe Adria, è stato un singolare concerto in bicicletta per campanelli accordati (un migliaio di esemplari, limati e accordati a mano uno ad uno), ciascuno con un suono diverso e unico che si è riverberato nelle gallerie disseminate lungo la ciclovia. Ad arricchire la giornata, all’arrivo dei ciclisti a Pontebba, lo svelamento dell’installazione dell’artista olandese Jan van del Ploeg, vincitore nel 1990 del Royal Award for modern painting, e la performance per sassofoni ed elettronica dei musicisti Mattia Tomat e Enrico Leonarduzzi, a cura di Art Connection Fvg.

Concerto in bicicletta per campanelli accordati in una delle gallerie della Ciclovia Alpe Adria (foto L. Carrer)

Guida turistica per ascoltatori

Orecchie ben aperte e disposizione d’animo curiosa, dunque, per prendere parte a Topofonie! «Chiunque può farlo», spiegano i promotori, inviando adeguata segnalazione al sito www.topofonie.it (che contiene già alcuni audio). Il portale nasce infatti «per creare una mappa/riscoperta dei tesori acustici del Friuli-Venezia Giulia e delle sue aree limitrofe, mettendo al centro dell’attenzione il senso dell’udito». Gli ideatori del progetto sono Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi, artisti sonori e spaziali conosciuti per la Galleria Spazioersetti e per la rassegna “Il suono in mostra”, realizzata a Udine in sei edizioni (2016-2021). L’intento, spiegano, è «proporre e condividere la ricerca di paesaggi sonori, l’apprezzamento del paesaggio o dell’architettura attraverso l’affinamento dell’orecchio, al fine di creare una vera e propria guida turistica per ascoltatori. Il progetto è altamente sensibile ai temi ambientali, in particolare a quello dell’ecologia acustica, contro l’inquinamento da rumore e anche al tema del turismo ecosostenibile, che privilegia gli spostamenti senza mezzi a motore, in bicicletta o a piedi».

Alla ricerca di “tesori acustici”

Quali dunque i luoghi/suoni da cercare? «Possono essere legati sia a costruzioni artificiali o ad attività antropiche (architetture dotate di acustica particolare, suoni generati da apparati industriali o altro), sia essere immersi nell’ambiente naturale», spiegano i promotori. «Rientrano nella ricerca/scoperta delle “topofonie” sia i fenomeni acustici da ascoltare passivamente che quelli che richiedono un atto volontario per manifestarsi, come gli effetti di eco o di riverbero, come accaduto con il concerto per campanelli di bicicletta accordati lungo la ciclovia Alpe Adria».

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