Lungo gli argini camminate immersi nella natura
Torna in paese, attesa dai cittadini ed agricoltori, l’acqua delle Roggia di Buttrio. Alimentata dalle colature della Cividina di cui è una derivazione, la roggia nacque alla fine del’800 per raggiungere gli opifici realizzati lungo il corso d’acqua, fino Manzinello, servendo anche il mulino e il battiferro. Negli anni la roggia ha poi perso la sua funzione originaria: “A Buttrio – ricorda il consigliere comunale Enzo De Cecco – c’era un consorzio roggiale costituito dai cittadini che godevano dell’acqua che scorreva in paese. Alla Danieli addirittura alimentava le macchine anche con volumi e portate importanti. Venute meno queste necessità, la roggia ha conservato il suo importante ruolo ambientale, divenendo un bene della collettività tutelato”.
Nei decenni il Comune ha provveduto alla manutenzione, sostituendo il consorzio ormai disgregato, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. “La roggia non ha destinazione irrigua e non vi è la garanzia di avere sempre l’acqua in paese, ma quando c’è la utilizziamo per soccorso in caso di siccità che, purtroppo, con i cambiamenti climatici in corso, colpisce anche le nostre zone”.
Gestita a monte dal Consorzio di Bonifica di Pianura Friulana, la roggia ha subito interventi importanti a Remanzacco, con l’interruzione del flusso d’acqua anche per lunghi periodi. Ora finalmente i lavori sono ultimati: grazie alla manutenzione del sifone sotto il Malina, alla pulizia del fondo del letto che attraversa tutta la campagna da Remanzacco, Premariacco, Buttrio fino alle porte di Vicinale, e all’abbondanza di pioggia negli ultimi mesi, l’acqua percorre le rive del paese intubata, salvo in alcuni tratti, alimentando anche il laghetto del del ristorante al Parco.
“Il prossimo step – riferisce De Cecco,che ha seguito i lavori a cura dell’ufficio tecnico del Comune – sarà alimentare la roggia affinché l’acqua scenda verso il centro, Camino e Caminetto, come accadde anni fa dopo una manutenzione importante. La valorizzazione ambientale e la biodiversità della roggia, è un tema da sempre caro agli agricoltori. Quando l’acqua è cominciata a scorrere in abbondanza, già dall’autunno abbiamo pulito il letto da erbacce e rami, incaricando una ditta per lo sfalcio, e sistemato il fondo sconnesso, rattoppando poco alla volta, chiudendo piccoli tratti, le fessure che vengono a crearsi quando per lunghi periodi. Manca l’ultimo pezzo, importante, proprio dentro il paese, dove la roggia è quasi tutta intubata”.
A gioire del ritorno dell’acqua in paese non sono solo gli agricoltori, che ora possono caricare cisterne e bagnare culture nei periodi di siccità, ma chiunque possiede campi, vigneti, ortaggi. A beneficiare della roggia sarà anche chi ama passeggiare nella natura;con la pulizia lungo gli argini, infatti, si stanno creando percorsi per suggestive camminate da Vicinale fino al confine con il comune di Remanzacco.