Dalla Commissione ok a maggioranza. L’assessore Roberti: giusto che siano elettive
Si va verso la reintroduzione delle Province in Friuli-Venezia Giulia, attraverso una proposta di legge costituzionale che modifica lo Statuto speciale del Friuli-Venezia Giulia con la reintroduzione nel testo del riferimento agli enti di area vasta a fianco dei Comuni quali pilastri dell’ordinamento locale. La norma è stata approvata martedì 10 gennaio a maggioranza dalla V Commissione consiliare. Contrarie le opposizioni (Pd, Movimento 5 Stelle, Patto per l’Autonomia, Civica Fvg, Open Sinistra Fvg), che in una nota congiunta ribadiscono il loro “no compatto” al ripristino degli enti intermedi attraverso una norma “di sapore elettoralistico, che arriva a tempo scaduto”.
“Non si tratta di una proposta dal sapore antipolitico – ha affermato l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti – fu invece proprio la soppressione delle Province la conseguenza di un clima di antipolitica”.
Inoltre, “quando si gestiscono risorse pubbliche è sempre meglio ci sia un eletto a risponderne. La politica ha un ruolo, serve a compiere delle scelte e deve darne conto alla comunità”.
Per il vicepresidente del Consiglio Fvg, Francesco Russo (Pd), “mentre l’Europa ci invita a ragionare per funzioni e sviluppa modelli innovativi di area vasta, Fedriga e Roberti ci riportano nel passato rispolverando le province inventate da Napoleone Bonaparte”.
La rinascita delle Province, è convinto il capogruppo consiliare del M5S, Mauro Capozzella, “non apporterà alcun beneficio”.