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Bassa Friulana

Torviscosa. “Costruiamo una città”, tour audioguidato e camminato

Un tour audioguidato e camminato nella storia e nel paesaggio di Torviscosa. “Costruiamo una città” è stato sperimentato qualche giorno fa da alcuni studenti dell’Isis di Cervignano del Friuli che sono stati pure i protagonisti nella sua realizzazione.

L’iniziativa rientra nel progetto “Architettura come propaganda”, promosso dalla Pro Torviscosa con il finanziamento della Regione e con il parternariato di Atrium (Atrium European Cultural Route è un sodalizio internazionale che si occupa, tra gli altri, di diffondere la conoscenza, proteggere e promuovere il patrimonio europeo, materiale e immateriale, associato all’architettura e alla storia del XX secolo, con particolare attenzione ai periodi segnati da regimi dittatoriali e totalitari in Europa).

La produzione del tour e della camminata è stata ideata e sviluppata dall’associazione “Quarantasettezeroquattro” (con sede a Gorizia); le ragazze e i ragazzi, sotto la guida di Riccardo Tabilio, con il coordinamento di Marta Lombardi, Nada Michelini e Alessandro Sguassero, «hanno costruito un itinerario iterattivo e partecipato – come illustra Lorena Zuccolo della Pro Torviscosa, che ha curato la supervisione del progetto –, pensato da loro per i propri coetanei».

L’intento, infatti, aggiunge Zuccolo, è dar seguito al progetto, «proponendo questo racconto di Torviscosa, calato nella “grande storia” dell’Italia, in tutte le occasioni possibili e soprattutto agli studenti che vengono in visita in questo nostro “strano” paese».

L’intento è ora mettere il progetto a disposizione delle scolaresche in visita a Torviscosa

Torviscosa, proprio per la sua storia, è spesso meta de viaggi d’istruzione delle scolaresche italiane, essendo una città di fondazione, nata negli anni Trenta in territori di bonifica al servizio dell’industria nazionale. Nella località è sorto il primo campo di prigionia italiano, configurato come campo di lavoro, a sostegno delle attività dell’azienda privata Snia Viscosa. In parallelo, nel 1942 è sorto il campo per prigionieri di guerra-Pg 107, chiamato Villaggio Roma, per i soldati catturati dall’esercito italiano in Libia. In particolare neozelandesi, australiani e sudafricani.

Ogni anno il centro friulano è anche meta di chi è spinto dal desiderio di riannodare i fili della memoria, ripercorrendo i luoghi in cui i propri cari hanno patito l’esperienza della prigionia.
Ad accoglierli sono i volontari della Pro Torviscosa che, grazie al progetto “Fuga dal campo. Prigionieri dell’Impero britannico al campo 107 di Torviscosa, 1942-1943”, hanno realizzato nel 2024 un libro in italiano e inglese, oltre a due guide bilingue e un sito web, per raccontare quanto accaduto al 107. «Oltre a garantire a chi arriva l’accesso alle informazioni essenziali per promuovere la conoscenza del nostro sito storico – auspica Zuccolo –, sarebbe positivo avere un luogo fisico dove accogliere i visitatori».

Monika Pascolo

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