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Truffe, ci cascano anche i giovani

La violenza contro le donne e le truffe: agli anziani, ma non solo. E poi il disagio giovanile, che emerge nel fenomeno delle “bande di ragazzi” ed anche negli episodi di bullismo. Queste alcune delle principali emergenze in provincia di Udine secondo il Procuratore della Repubblica di Udine, Massimo Lia, all’avvio dell’anno giudiziario, inaugurato sabato 25 gennaio a Trieste.

«Nel circondario di Udine – afferma Lia nell’intervista esclusiva pubblicata sull’ultimo numero di Vita Cattolica – da qualche anno c’è una recrudescenza numerica e qualitativa dei reati di “codice rosso”, che stanno impegnando in maniera molto intensa sia la Procura che le forze di Polizia giudiziaria. Mi riferisco Ai femminicidi, alle violenze domestiche e di genere, ai maltrattamenti in famiglia, alle violenze sessuali, in generale a tutti i reati contro soggetti vulnerabili. Ciò è anche dovuto – e questo è un fatto positivo – ad una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica che induce le vittime a denunciare i fatti. Fortunatamente i casi più gravi, i veri e propri femminicidi, nella realtà di Udine sono numericamente limitati, ma non si può abbassare la guardia. Le vittime, nella stragrande maggioranza donne, devono immediatamente denunciare già i primi episodi. In 99 casi su 100, le violenze non sono isolate, ma hanno un crescendo di pericolosità».
Tra gli altri reati in crescita, il Procuratore evidenzia «le truffe a danno degli anziani. Sono commesse prevalentemente da persone che non risiedono in questa regione, ma nel sud Italia: Campania, ma non solo. Ci sono i cosiddetti telefonisti i quali chiamano persone anziane, che vivono sole. Si presentano come esponenti delle forze dell’ordine e terrorizzano gli anziani con notizie riguardanti l’arresto o il pericolo di vita di propri stretti familiari, prospettando la possibilità di evitare gravi conseguenze ad essi con il versamento di somme di denaro o con la consegna di oggetti preziosi a sedicenti poliziotti che si presentano a casa loro». E poi sono in aumento le truffe online. «Ci sono quelle classiche – prosegue Lia – come l’acquisto del prodotto che non arriva, oppure le truffe in cui anziane donne vengono circuite da personaggi che per lungo tempo manifestano interessi sentimentali per loro per poi indurle a versare somme ingenti di denaro adducendo problemi di vario genere. Inoltre è cospicuo e crescente il fenomeno delle truffe online su presunti investimenti finanziari. È una vera piaga, con persone che hanno perso patrimoni versando ingenti somme di denaro a sedicenti broker, soprattutto per l’acquisto di criptovalute. Mi chiedo come sia possibile che solo con contatti telematici si possa versare a persone mai viste così tanto denaro».

Le somme perse con queste truffe arrivano anche ad alcune centinai di migliaia di euro e le vittime non sono solo persone anziane: «Incredibilmente ci sono anche professionisti, i quali dovrebbero avere capacità di valutazione un po’ più elevata, ma evidentemente tutto viene superato dalla speranza di facili guadagni».

Stefano Damiani

Sull’edizione di Vita Cattolica in edicola l’intervista completa.

 

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