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Tumore del colon retto, lo screening salva la vita. Cinque incontri

Il Friuli-Venezia Giulia è tra le regioni italiane con la maggiore riduzione della mortalità per il cancro del colon retto. «Grazie al programma di screening avviato nel 2008 e agli elevati livelli di copertura della popolazione, oltre il 70%, la mortalità si è ridotta negli ultimi 15 anni di oltre il 40% in entrambi i sessi». Ad evidenziarlo è Debora Berretti, presidente regionale Aigo (Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri) e direttore della Soc di Gastroenterologia dell’Ospedale di Udine. In occasione di marzo “Mese per la prevenzione” di questo tumore, i medici della Gastroenterologia di Udine hanno programmato una serie di incontri di sensibilizzazione destinati alla popolazione residente sul territorio dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc), focalizzati sul tema dello screening e con il patrocinio dall’Ordine dei Medici di Udine e della LILT (Lega italiana per la Lotta contro i tumori). Obiettivo: diffondere informazioni cruciali riguardo alla prevenzione e alla diagnosi precoce di una delle malattie più temibili, ma che, se individuata tempestivamente, può essere trattata con successo.

Mortalità ridotta di oltre il 40%

Nel 2024, i numeri del cancro del colon in Italia riportano una stima di circa 48.700 nuove diagnosi, con una mortalità stimata di 24.200 decessi per il 2022. Lo screening mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci è uno strumento di salute tanto più efficace quanto più è partecipato. Il suo scopo principale è intercettare le lesioni precancerose, rappresentate da polipi o tumori in una fase precoce di malattia, quindi più facilmente curabili.

Come detto, negli ultimi 15 anni la mortalità in Friuli-Venezia Giulia, si è ridotta di oltre il 40%. Nel 2024, il tasso di adesione all’invito per il test del sangue occulto nelle feci è stato del 53%. La maggior parte dei cittadini positivi al sangue occulto è stata sottoposta a colonscopia entro 30 giorni, e di essi il 30% presentava lesioni nel colon.

«Dai dati emersi – afferma Berretti – si evince che in Friuli-Venezia Giulia lo screening per il cancro colorettale è efficace in termini di equità e di esiti, ma c’è ancora molta strada da fare, soprattutto per quanto riguarda l’adesione».

Incontri informativi in cinque comuni

Gli incontri, con accesso libero e gratuito, si svolgeranno in 5 comuni della provincia di Udine, coinvolgeranno anche il Responsabile aziendale per lo Screening e un team di infermieri qualificati.

13 marzo ore 18.30 – Ruda, presso la sala consiliare via A. Mosetting, 2
18 marzo ore 20.3 – Precenicco, Centro Civico, Via dei Cavalieri Teutonici, 23
20 marzo ore 20.30 – Campoformido, sala Polifunzionale A. Geatti, Largo Municipio, 12
25 marzo ore 18.30 – S. Leonardo, sala polifunzionale Circolo culturale, via Merso di Sopra, 4
27 marzo ore 20.30 – Feletto, sala consiliare E. Feruglio, piazza Indipendenza, 1

«L’informazione è la chiave affinché il programma di screening venga accolto con serietà dalla popolazione. Dobbiamo superare paure e diffidenze, e educare tutti a prendere parte attiva nella propria salute», aggiunge Berretti.

Un aspetto fondamentale di queste iniziative è la collaborazione tra medici, infermieri e altri professionisti sanitari. «L’infermiere – conclude Berretti – ha un ruolo cruciale nel processo di sensibilizzazione, fornendo supporto ai pazienti, rispondendo alle loro domande e assicurandosi che venga, ad esempio, effettuata una corretta preparazione alla colonscopia».

Un invito, dunque, a partecipare a questi incontri e a fare lo screening, per prendersi cura di sé e dei propri cari, con la consapevolezza che la prevenzione è il primo, fondamentale passo nella lotta contro il cancro.

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