“I lavori di riqualificazione dell’immobile di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia destinato a ospitare la nuova sede di Insiel spa permetteranno di restituire alla città un edificio dalla storia importante, che in passato ospitava gli uffici udinesi di Giunta e Consiglio regionale per la città e che da oltre 20 anni non veniva utilizzato. Una volta concluso il cantiere potremo collocare al centro del capoluogo friulano un’azienda innovativa che agevolerà la transizione digitale della regione e l’ubicazione centrale costituirà certamente un valore aggiunto, senza contare, poi, che ci saranno dei risparmi dato che Insiel lascerà l’attuale sede di via del Cotonificio dove attualmente è in affitto”.
Così l’assessore regionale al Patrimonio e Sistemi informativi, Sebastiano Callari, durante l’odierno sopralluogo al cantiere di via San Francesco al civico 4, a Udine. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’opera, che rappresenta un intervento strategico per l’innovazione e lo sviluppo del settore Ict in Friuli Venezia Giulia.
Accompagnato dall’Amministratore unico di Insiel, Diego Antonini e dai tecnici, Callari ha potuto constatare direttamente l’andamento del cantiere, che prosegue nel rispetto degli elevati standard qualitativi previsti dal progetto. L’attenzione è rivolta a garantire la massima efficienza nelle lavorazioni, affrontando con precisione ogni aspetto tecnico legato alla ristrutturazione dell’edificio.
“I lavori di manutenzione straordinaria per il riuso dell’immobile regionale da utilizzare per i futuri uffici di Insiel – ha detto Antonini – procedono con il massimo impegno da parte di tutti soggetti coinvolti. La riqualificazione di questa struttura rappresenta un passo importante per restituire un immobile alla comunità, rafforzare la presenza della società in house regionale sul territorio e modernizzazione degli spazi dedicati al digitale e all’innovazione tecnologica”. Antonini ha poi sottolineato come “l’intervento potrà garantire ambienti di lavoro moderni e funzionali per i professionisti di Insiel”.
I lavori hanno subito qualche rallentamento legato a problematiche riscontrate sulle strutture in fase di demolizione, difficoltà non inusuali quando si procede a ristrutturazioni di immobili; problematiche tutte individuate con le conseguenti azioni di recupero. Il progetto, affidato in delegazione amministrativa interorganica ad Insiel per la progettazione e la realizzazione degli interventi, ha richiesto un investimento regionale di oltre 4 milioni di euro.
Callari ha infine ribadito l’importanza della collaborazione tra Regione, Insiel e le imprese coinvolte nei lavori per assicurare la piena riuscita dell’opera e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
“La Regione – ha concluso l’esponente della Giunta Fedriga – continua a monitorare con attenzione l’evoluzione del cantiere, con l’obiettivo di assicurare la migliore realizzazione dell’intervento e un ingresso ottimale del personale nei nuovi spazi previsti. Ci sono dei ritardi di qualche mese rispetto al cronoprogramma, dovuti alle difformità emerse rispetto alle piante catastali ma contiamo di concludere i lavori nel primo semestre del 2026”.
L’immobile si sviluppa su quattro livelli fuori terra, di cui il primo ed il secondo sono destinati a uso ufficio, mentre il terzo ad aree tecniche. Il piano terra, ad eccezione dell’ingresso, è di altra proprietà. Nel dettaglio, lo stato di avanzamento del cantiere avviato lo scorso aprile vede completate le demolizioni, vale a dire pavimenti e massetti, tramezzature interne e solai non recuperabili; sono state bonificate le fibre artificiali vetrose (materiale cancerogeno) e l’amianto, e infine sono stati rimossi tutti gli impianti.
Sono attualmente in corso d’opera la realizzazione delle pareti interne e il rivestimento di strutture e murature per motivi energetici e antincendio. Sono iniziate le opere strutturali e la realizzazione degli impianti idrico ed elettrico. Avviati anche i lavori in copertura di impermeabilizzazione ed isolamento e sulle facciate posteriori la rimozione e il ripristino degli intonaci che si trovavano in cattivo stato manutentivo.