Migliaia di tifosi, con bandiere, sciarpe e cori. Tutti loro martedì 13 agosto hanno sfidato il gran caldo cittadino per affollare la centralissima Piazza Libertà, a Udine, per la presentazione dell’Udinese targata 2024-2025, quella che per il trentesimo anno di fila calcherà i campi della Serie A. La temperatura – non solo quella ambientale – si può definire decisamente alta attorno alla compagine bianconera, complici anche i recenti movimenti sul calciomercato.
Sanchez il più applaudito
E proprio l’ultimo arrivato in casa bianconera – ma da tutti giudicato “udinese dentro” – è stato il più acclamato: Alexis Sanchez, il cileno classe 88 arrivato in città nei giorni scorsi. «Avevo 18 anni quando sono arrivato qui, l’Udinese è stata la mia prima famiglia» ha affermato il nuovo numero 7 bianconero. «Tredici anni fa, nel mio ultimo giorno qui in Friuli, eravamo proprio in questa piazza per festeggiare la qualificazione in Champions. Fu un momento bellissimo come lo è anche questo. Ora sono tornato, insieme possiamo fare qualcosa di bello, vi aspettiamo tutti allo stadio». Stadio (Friuli) che vedrà l’esordio nella seconda giornata di campionato, sabato 24 agosto, per Udinese-Lazio. La “prima” del nuovo corso bianconero sarà a Bologna domenica 18 agosto alle 18.30.
Runjaić: «Mandi Furlans!»
Una mossa che alcuni reputano essere soltanto un fuoco d’artificio per l’ambiente, ma che in realtà porta in dote una classe che, a discapito dei 36 anni, può giovare non poco al nuovo gioco impostato da mister Kosta Runjaić, a sua volta accolto con calorosi applausi dalla tifoseria in piazza (ulteriormente scaldata da quel suo «Mandi furlans!» urlato al microfono). Sanchez e Thauvin si propongono per essere due seconde punte di fantasia ed estro alle spalle di una prima punta, che può essere Lucca o Davis. Tutt’altro che uno specchietto per le allodole, insomma, e il pubblico sembra aver colto l’antifona. Senza contare che il mister tedesco là davanti può contare anche sui promettenti Iker Bravo e Damian Pizarro.
Presente sul palco di Piazza Libertà anche un applauditissimo Gérard Deulofeu: l’esterno catalano, fuori dai giochi da un anno e mezzo per infortunio, ha sempre dimostrato grande riconoscenza per un ambiente e una tifoseria che l’hanno sostenuto anche nei momenti difficili del suo lunghissimo infortunio. Con la speranza – come si sussurra nella “Nord” – di rivederlo presto a funambolare tra centrocampo e attacco.
Tra tifosi e società c’è voglia di serenità
«Voglio che la squadra torni in alto, siamo una famiglia e la squadra dev’essere forte». Sul palco di Piazza Libertà è salito anche Gokhan Inler, ora responsabile dell’area tecnica ma in passato compagno di squadra di Alexis Sanchez nelle scorribande dell’EuroUdinese di guidoliniana memoria. L’arrivo del turco-svizzero Inler in seno alla società ha voluto rinsaldare quel legame con la storia dell’Udinese, tanto caro alla tifoseria. E dopo la gran paura dello scorso campionato, con la salvezza acciuffata negli ultimi scampoli della stagione, si può dire che la società pare aver voluto ricucire quel legame con il territorio che campeggia anche sulle maglie a strisce bianconere. Il territorio ha risposto con il solito affetto alle nuove (e gradite) avances della dirigenza – si riuscirà a superare lo straordinario tetto di 13.500 abbonamenti dell’ultima stagione? -, sarà pur sempre il campo ad avere l’ultima parola. Ma le premesse, tecniche e ambientali, sono più che buone.
G.L.