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Un anno con Stele di Nadâl

È in edicola e in libreria l’edizione 2024, più ricca che mai! 256 pagine di notizie e curiosità da leggere e rileggere. Una strenna natalizia preziosa e prestigiosa che racconta storia, arte, cultura e attualità del territorio friulano

Da 76 anni è l’imprescindibile almanacco dei friulani, capace di raccontare passato e presente della nostra terra, in una parola la sua identità. Attesa dai suoi affezionati lettori, “Stele di Nadâl” è in questi giorni in arrivo in edicole e librerie, segno che il Natale si avvicina.
Curata dalla redazione del settimanale di Vita Cattolica, si avvale delle firme di collaboratori esperti nei vari campi del sapere.
Il tono dell’almanacco lo danno come sempre la copertina, quest’anno affidata a Federica Pagnucco, e l’augurio natalizio di pre Vigij Glovaz – sacerdote e sensibile scrittore in lingua friulana – che ci parla di “Vivi: une arte che si impare”.
Ogni mese si apre con il calendario, affiancato da “La preiere” di pre Rizieri De Tina e un appunto prezioso su “Lis voris dal mês” da fare nell’orto.
A seguire le rubriche. Tiziano Fiorenza – guida naturalistica e naturalista – in “Animali e clima che cambia” ci racconta tutti gli effetti che il riscaldamento globale sta causando sulla fauna della nostra regione.
Anna Piuzzi, giornalista di Vita Cattolica, guarda invece al Friuli dalla prospettiva femminile offrendoci 12 ritratti di donne friulane pioniere nei più diversi campi, dall’alpinismo (le Sorelle Grassi) al giornalismo (Pia Moretti).
La giornalista Monika Pascolo (Vita Cattolica), per preparare il lettore alle Olimpiadi di Parigi 2024 descrive le imprese dei campioni olimpici friulani del passato.
Non perdetevi poi “Come une une volte”, vero tuffo nella quotidianità dei paesi friulani del primo Novecento, curata dalle giornaliste Valentina Pagani (Radio Spazio) e Valentina Zanella (Vita Cattolica), che si sono affidate ai racconti di “Nonna Rosina” e di Elisabetta Brunello del Museo Cjase Cocèl di Fagagna.
Il sapore del mangiare friulano emerge tutto nelle “Ricette di Ciccio Pasticcio”, dietro cui si nasconde l’impareggiabile maestria del cuoco Germano Pontoni.
Stefano Damiani, curatore delle pagine di cultura di Vita Cattolica, in “Volti che hanno fatto la storia” racconta vita e opere di personaggi che si sono meritati un monumento nelle vie di Udine.
Lo storico Gianfranco Ellero in “Fotografia in Friuli” affianca nitide immagini del Friuli di un tempo al profilo degli autori che hanno fatto la storia della fotografia friulana.
Curata da Giovanni Lesa – direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Udine – è la rubrica “Devozioni”, 12 puntate che ci portano nei tanti paesi del Friuli dove antiche forme di religiosità popolare sono ancor oggi parte fondamentale dell’identità di queste comunità.
Paolo Patui – scrittore, autore teatrale – nella rubrica “In Carnia” descrive con personale sensibilità alcuni luoghi significativi di questa parte di Friuli. Un esempio? La Torre Picotta, presidio veneziano contro i turchi, oggi eccezionale punto panoramico. L’invito di Patui è a salirvi: «E il cielo vi sembrerà così basso da sentire la sua carezza sulle spalle».
La storica dell’arte Gabriella Bucco offre ai lettori una inedita carrellata sulle “Natività” nell’arte friulana, mettendo la sua lente di ingrandimento su affreschi e opere d’arte sparsi nelle chiese del nostro territorio.
Diana Candusso, esperta di enogastronomia, e Anna Piuzzi ogni mese ci raccontano le “Osterie del cuore” del nostro Friuli, offrendo i ritratti dei loro gestori e un “assaggio” dei piatti migliori.
E per vivere un anno in salute, ecco i consigli, in marilenghe, del medico Guglielmo Pitzalis, esperto di medicina preventiva.
Non manca poi la leggerezza, con le folgoranti battute in marilenghe di Michele Polo (“Ridi ma no masse”) e il cruciverba di Bruno Fontanini, quest’anno costruito attorno al tema dei campanili del Friuli.
Infine, ogni mese si conclude con gli approfondimenti firmati, tra gli altri da: Pre Roman Michelot, Moreno Miorelli, Roberto Frisano, Roberto Iacovissi, Carlo Gaberscek, Gabriele Zanello, Tommaso Nin, Francesco Dal Mas.
S.D.

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