Un milione di euro per dodici interventi in dieci comuni. Questi i numeri relativi al finanziamento ottenuto dalla Riserva di Biosfera delle Alpi Giulie (coordinata dall’Ente parco naturale delle Prealpi Giulie) dal Ministero dell’Ambiente, nell’ambito di un programma dedicato all’adattamento ai cambiamenti climatici a favore dei comuni parte di siti Unesco d’interesse naturalistico. Obiettivo di tale programma – denominato «Siti naturali Unesco per il clima 2023» – è supportare soluzioni multifunzionali fondate sul «presupposto di riportare la natura in un buono stato di salute ed in grado di coniugare i benefici ambientali a quelli sociali ed economici, nonché di favorire la resilienza da parte degli ecosistemi».
Dal bikesharing alle aree umide
Ma in concreto, di che tipo di interventi si tratta? In gran parte i progetti finanziati riguardano la mobilità sostenibile, in particolare i servizi di bikesharing: ad Artegna (80mila euro); a Dogna (80mila); a Gemona, dove si prevede una velostazione (80 mila euro); a Lusevera con la realizzazione di una stazione di bikesharing nella frazione di Pradielis (80mila); a Moggio (75mila); a Resia e Resiutta con l’implementazione del servizio già esistente (80 mila euro per ciascun comune); e a Taipana dove è in programma la costruzione di una ciclostazione interattiva automatica (80 mila euro). A Venzone l’idea progettuale riguarda invece la “scoperta in e-bike” della Riserva della Biosfera (80 mila euro). Sono stati assegnati inoltre 48 mila euro al Comune di Dogna per il ripristino del lago di Somdogna e la creazione di piccole aree umide. Infine, il contributo più consistente – di 170mila euro – va a Venzone per le risorgive del Pradulin, biotopo sentinella della salute delle Alpi Giulie.
Riserva di biosfera: scelta vincente
«Gli interventi selezionati per il finanziamento rappresentano un importante passo avanti nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità a livello locale» si legge in una nota del Parco naturale delle Prealpi Giulie, ente che ora sarà impegnato a coordinare l’utilizzo di tali risorse volte a contrastare gli impatti ambientali negativi dei cambiamenti climatici e a preservare la biodiversità della zona, anche grazie al ripristino di habitat di ambienti umidi. Gli interventi pianificati contribuiranno inoltre a promuovere stili di vita maggiormente sostenibili nei territori della Riserva.
«Aver ottenuto questo finanziamento – commenta la presidente dell’Ente parco, Annalisa Di Lenardo – conferma ancora una volta la bontà della scelta di istituire una Riserva di biosfera nei territori delle Alpi e Prealpi Giulie. Questo ci dà un valore aggiunto in termini di sperimentazione di modelli di sostenibilità e di accesso a fondi nazionali ed internazionali. Ringrazio gli uffici del Parco e le Amministrazioni comunali coinvolte per la collaborazione messa in campo in un tempo molto ristretto che ci ha permesso di raggiungere un altro importante traguardo».
Vale la pena ricordare che la Riserva di Biosfera Alpi Giulie Italiane è stata istituita nel giugno 2019 e comprende 11 Comuni del territorio montano del Friuli-Venezia Giulia: Artegna, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Resia, Resiutta, Taipana e Venzone.
Nata su iniziativa del Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, comprende un’area di oltre 700 chilometri quadrati che scende dai monti Montasio e Canin fino al limite nord della pianura friulana. È un crocevia di natura e cultura, ricchissimo di specie, habitat e paesaggi, posto al confine fra il mondo latino e quello slavo.
Anna Piuzzi