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Economia

Unioncamere: “Bene il 2° semestre. Ma dal 2001 11 mila imprese in meno”

Intervenendo alla 14ª Giornata dell’economia il presidente di Unioncamere Pavan ha definito il 2015 un anno positivo per manifattura, logistica e, specie nel secondo semestre, per commercio e servizi all’ospitalità. Dal 2001, però, ci sono in Friuli-V.G. 11 mila imprese in meno. Bene il sistema produttivo culturale, che dà occupazione a 35 mila persone.

Il 2015 per il Friuli Venezia Giulia è stato un anno positivo per manifattura, logistica e, specie nel secondo semestre, per commercio e servizi all’ospitalità. Lo ha affermato oggi il presidente di Unioncamere FVG, Giovanni Pavan, intervenendo alla 14/a “Giornata dell’Economia” a Trieste. “Confermata la buona congiuntura di logistica e vitivinicolo – ha aggiunto – di nuovo positive le vendite di Commercio e Servizi dell’Ospitalità, qualche segnale di ripresa l’abbiamo colto anche per l’Edilizia”. Pavan ha messo quindi in evidenza “la metamorfosi del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia, profondamente cambiato, rispetto al 2001. Basti pensare che ci sono 11 mila imprese in meno. Sono confronti forzati – ha precisato – perché le situazioni sono completamente diverse, ma ci aiutano a capire come è mutata la nostra economia e soprattutto a valutare le conseguenze di una crisi molto lunga”. Pavan si è detto quindi “particolarmente preoccupato soprattutto per il dato delle nuove iscrizioni e delle imprese giovanili, che riflettono un momento di forte sfiducia da parte dei giovani e rappresentano un ambito sul quale le Camere di Commercio stanno puntando i propri sforzi per un necessario rinnovamento dell’economia. Ma è parimenti possibile una lettura positiva: molte imprese sono uscite rafforzate dai sette anni di crisi. Lo possiamo leggere da due indicatori: il primo riguarda i bilanci, senza dubbio migliori a partire dal 2013 in termini di ricavi e produttività; il secondo costituisce le nuove frontiere dell’imprenditorialità, e cioè i contratti di rete, le start up innovative, l’economia del mare e il Sistema Produttivo Culturale”, ha concluso.

In FVG – è stato sottolineato nel corso dell’incontro – le start-up innovative sono 139, un anno fa erano 112. Il sistema produttivo culturale rappresenta una parte importante dell’economia con circa 8.500 imprese registrate che contribuiscono per circa il 5,7% alla formazione del Valore Aggiunto e occupano il 6,5% del totale, valori che collocano la regione ai primi posti della graduatoria nazionale per incidenza del Valore Aggiunto e dell’Occupazione del sistema produttivo culturale, circa 1.800 milioni di euro, mentre l’occupazione è di circa 35 mila unità. Per quanto riguarda le imprese, il Sistema Produttivo Culturale del Friuli Venezia Giulia rappresenta l’8,1% dell’intera economia produttiva: il 50% di queste opera in provincia di Udine, il 24,5% a Pordenone, il 17,3% nei comuni della provincia di Trieste e il restante 8,2% nella provincia di Gorizia.

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