Anche il presidente Mattarella alla cerimonia per il 60° della tragedia
“Il generale Giampaolo Agosto, allora giovane ufficiale del 6° Reggimento artiglieria da montagna, intervenuto con gli uomini al suo comando, nelle ore immediatamente successive alla tragedia, ha ricordato, in queste settimane, che i suoi soldati, di fronte a tanto orrore, avevano gli occhi fissi nel vuoto. Vogliamo sforzarci, oggi, di immaginare di specchiarci anzitutto negli occhi di coloro che non ci sono più; che, quando giunsero gli alpini, non c’erano più. Negli occhi dei soccorritori”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia per i 60 anni del Vajont.
“Negli sguardi severi dei sopravvissuti – ha aggiunto il capo dello Stato, parlando dalla diga -. Negli occhi di chi oggi è, qui, depositario di questi territori. Per poter dire che la Repubblica non ha dimenticato”.
Quanto alla discussione sull’archivio degli atti del processo, che si svolse all’Aquila, ma che attualmente sono conservati a Belluno, Pammaterlla ha detto di ritenere, “non solo opportuno, ma doveroso che la documentazione del processo celebrato a suo tempo sulle responsabilità rimanga in questo territorio. Quella documentazione era stata, necessariamente, raccolta nei luoghi del giudizio penale perché aveva allora una finalità giudiziaria. Conclusi, da tanti anni, i processi, oggi riveste una finalità di memoria e ciò che attiene alla memoria deve essere conservato vicino a dove la tragedia si è consumata”.