Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla norma che consente ai sindaci dei comuni con meno di 2 mila abitanti di candidarsi per un terzo mandato consecutivo
Il disegno di legge, che modifica le leggi regionali 19/2013, 45/2017 e 29/2018, è stato approvato a maggioranza: 26 i sì (Lega, Progetto FVG/Ar, FI e FdI), 17 i no di Pd, Cittadini, Patto per l’Autonomia, M5S. Astenuto Open Sinistra FVG. “Il testo – ha spiegato in Aula, presentando il provvedimento, la relatrice di maggioranza Mara Piccin (FI) – contiene diverse norme tecniche di correzione di errori materiali e tabellari contenuti nelle leggi regionali 19/2013, 45/2017 e 29/2018 e una norma finalizzata ad anticipare i termini per la presentazione delle candidature in occasione delle elezioni comunali 2019”. Secondo il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Russo (Pd), relatore di minoranza “l’introduzione del terzo mandato consecutivo per i sindaci di Comuni sotto i 2mila abitanti è del tutto arbitrario e dettato da esigenze politiche della maggioranza di centrodestra, senza alcuna logica di maggiore efficienza e qualitàamministrativa”. Durante il dibattito, l’Aula ha accolto la proposta del consigliere Furio Honsell (Open Sinistra FVG), che affida a una delibera di Giunta la determinazione, a cadenza biennale, delle indennità di funzione e presenza degli amministratori locali. Approvata anche la norma, primo firmatario Diego Bernardis (Lega), che riduce il numero dei consiglieri nei Comuni sino a mille abitanti, portandolo da 12 a 10. Su proposta di Honsell, l’Aula ha poi approvato una norma che disciplina il funzionamento delle Uti in caso di mancata nomina del presidente. Su proposta della Giunta, oltre a una serie di modifiche tecniche e tabellari, è stato presentato e approvato un emendamento che prevede che il comando della Polizia locale possa essere affidato anche a personale appartenente ad altri corpi di Polizia.