Quel sentirsi da sempre in sintonia con le piante in particolare – e l’intera natura in generale – lo ha unito ai suoi studi artistici e ad una inesauribile voglia di sperimentare e “cercare”. Tutto ciò è diventato prima che un mestiere un modo di essere. Poliedrica, fantasiosa, entusiasta in maniera contagiosa. Riesce difficile racchiudere in un’unica definizione Giusi Foschia, classe 1971, originaria di Billerio, tarcentina d’adozione – rientrata in Friuli dopo alcuni anni trascorsi in Venezuela, dove la sua famiglia era emigrata in seguito al terremoto del 1976 –, soprattutto dopo aver ascoltato con quanta passione racconta della sua vita. E della sua attività. Che in questo caso convergono e hanno come scenario un angolo suggestivo di Zomeais, località alle spalle di Tarcento, dove a fare da colonna sonora delle sue giornate lavorative – ma pure ai momenti di relax e a quelli dedicati a vari eventi che nel corso dell’anno promuove – è lo scorrere lento delle acque cristalline del rio Zimor.
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Qui, in quello che Giusi definisce “un luogo magico”, ad ogni primavera rinasce in tutta la sua magnificenza “Il Giardino Commestibile”, attività che nei mesi in cui la natura riposa continua ad offrire prelibatezze per il palato – come infusi, tisane, succhi, spezie, oli e sali per pietanze, paté, creme corpo –, ma anche condivisione di esperienze, laboratori («Amo entrare nelle scuole e trasmettere ciò che conosco alle nuove generazioni») e corsi, progetti e realizzazioni di giardini per privati, allestimenti e decorazioni per matrimoni, oltre a passeggiate guidate (trilingui, anzi quadrilingui, come afferma Giusi, che oltre all’italiano e al friulano parla tedesco e inglese, essendo vissuta per lunghi periodi a Londra e Monaco di Baviera) alla scoperta delle erbe spontanee del territorio e non solo.
«Risale al 2007 la realizzazione del vivaio – racconta –; prima avevo già un’azienda agricola, poi mi sono specializzata in piante aromatiche, fiori commestibili ed erbe fresche, il tutto coltivato senza l’utilizzo di sostanze di sintesi». Tutte prelibatezze della natura che possono finire nel piatto.
Nel giardino di Giusi si contano circa 250 piante – «numero che varia di stagione in stagione», spiega – tra aromatiche, spontanee, medicinali ed esotiche. «Le piante sono portatrici di benessere non solo nel risultato finale, ma anche nel piacere di coltivarle, curarle, ammirarle, seguendo e rispettando i ritmi della natura. La mia visione – che cerco poi di trasmettere al prossimo – è qualcosa che unisce mente, corpo e spirito».
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Per questo, il gusto, l’aroma, il colore delle singole specie, uniti all’anima artistica della “signora delle erbe” e alla meraviglia della natura che con i suoi racconti e le sue spiegazioni riesce a trasmettere a chi mette piede nel “Giardino commestibile”, “sommano” qualcosa di unico e richiestissimo. Che appaga cuore, palato e occhi.
Il mondo di Giusi è di nicchia, e lei ne va orgogliosa. «Chi mi vuole mi cerca», dice sorridendo. Da ogni angolo del Friuli – il pluristellato chef Emanuele Scarello, anima del ristorante “Agli amici” di Godia e di Rovigno in Croazia, «ha creduto in me e mi ha molto supportata» –, dall’Italia – da dove giungono richieste di fiori e piante particolari per arricchire ogni tipo di pietanza – e pure dall’estero. Così da quel lembo di terra accarezzata dallo Zimor sono state spedite in Spagna radici di primule per un cuoco desideroso di esaltare il sapore dei suoi piatti.
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Ma le richieste sono tante e diversificate. Perché nel regno di Giusi si trovano delle vere e proprie chicche. Come la margherita elettrica che “regala” una leggera scossa al palato, il tasso barbasso, pianta biennale che col suo fiore giallo rende le pietanze più gustose, ma è pure curativa per le infiammazioni della gola. E i petali di papavero che diventano una deliziosa gelatina che ricorda tanto i lamponi, la mertensia marittima che ha il sapore di ostrica, il timo arancio che richiama l’aroma tipico dell’arancia. E poi tanti fiori commestibili che “rallegrano” insalate prelibate e variopinte. Sapori, profumi e colori che quando arriva l’autunno nell’essiccatoio della “signora delle erbe” sono trasformati dando vita, esclusivamente a mano, a una piccola produzione controllata, a chilometro zero. Pure in questo caso in sintonia con la filosofia aziendale. Tutti prodotti che si possono acquistare attraverso il sito www.il-giardino-commestibile.com, oppure nei mercatini del territorio in cui Giusi è spesso presente.
«Anche se all’inizio non è stato facile, qui ho realizzato il mio sogno: vivere armonicamente in mezzo al verde, in un luogo bello che sento mio, dove la natura, con grande rispetto, è resa al servizio dell’uomo. Ecco, io con gratitudine, mi sento quel “tramite”».
Monika Pascolo